Per decreto di Sua Mta in conformita delle risolutioni prese nella congregatione prefata tenuta in Vienna si sono dipoi ri- formate tutte le citta del regno, cacciando da esse e da loro contorni li ministri e predicanti heretici. In ciascuna di esse oltre il parroco si sono messi il capitano, il giudice, il primate del consiglio et un cancelliere cattolico, restandone in eterno bandito l'esercitio heretico, havendo l'imperatore per prova co- nosciuto, coll' esempio della fedelta di Budueis e con la perfi- dia di quasi tutte le altre, quanto importi che le citta siano he- retiche o cattoliche. Et ancorche il principe Liechtestain sopra- sedesse gia dalla incominciata riforma rispetto a gran rumori che si spargevano del disgusto di Sassonia, poi la prosegui, ha- vendogliene io fatto reiterare l'ordine: ma pero se li sospese circa li circoli di Egra e Culma per essere contigui alla Sasso- nia e pretendersi che la proprieta loro sia dell' imperio e non della corona di Bohemia. Con tutto cio resta per ancora nel regno qualche predicante protetto da baroni heretici o da poco buoni cattolici, e particolarmente ne sono nel circolo di Leit- meriz spalleggiati da un barone cattolico, che professando grande strettezza e fratellanza con l'elettore di Sassonia si persuade farli in questa maniera cosa gratissima: et havendolo io esortato a cacciarli e fattogliene parlare ancora da altri, ha promesso mandarli via, ma dubito che ritenuto dalla moglie, che e here- tica, non vorra farlo se non forzatamente. Ne sono anco rima- sti in quelle citta nelle quali si trovano acquartierate militie he- retiche, non havendo voluto li commissarj regj esporsi col ri- formarli a pericolo di tumulto: ma hora che i sospetti di guerra vanno scemando, si dara licenza alli soldati heretici, ovvero se li assegneranno altri quartieri, accio habbia luogho la riforma. Ne resta uno ancora nella citta di Kuttembergh, scusando il principe di Liechtestain di non poter cacciarlo, perche quegli huomini non vorrebbero poi lavorare nelle miniere che ivi sono: tuttavia col ritorno dell' imperatore a Praga spero in dio che si rimediara da ogni cosa. Ne devo tralasciare che nel mio passaggio da Ratisbona a Praga, havendo traversato una gran parte della Bohemia, e cosi da Praga a Vienna ho trovato in ogni luogo la riforma effettuata, eccettoche nella citta di Jaro- mir, dove erano in alloggio alcune fanterie del colonnello duca di Sassonia: ma dipoi ho mandato stretto ordine di Sua Mta, ac- cio sia riformata: et in ciascuna di esse citta s'istruiscano i figliuoli nella dottrina christiana, insegnandoseli orare in lingua latina.
Sono state sotto rigide pene prohibite dentro e fuori di Praga le conventicole degli heretici, sotto qualunque pretesto le facessero, la qual commissione fu data molti mesi addietro a mia richiesta: ma non ostante che io piu volte n'habbia recla- mato col governo di Praga, non era stata mai eseguita.
Dal senato della citta di Praga si sono levati tutti gli he- retici, supplendo i loro luoghi di persone cattoliche, e se li e tolta
Ragguaglio di Boemìa 1624.
3. Allgemeines Verfahren.
Per decreto di Sua Mtà in conformità delle risolutioni prese nella congregatione prefata tenuta in Vienna si sono dipoi ri- formate tutte le città del regno, cacciando da esse e da loro contorni li ministri e predicanti heretici. In ciascuna di esse oltre il parroco si sono messi il capitano, il giudice, il primate del consiglio et un cancelliere cattolico, restandone in eterno bandito l’esercitio heretico, havendo l’imperatore per prova co- nosciuto, coll’ esempio della fedeltà di Budueis e con la perfi- dia di quasi tutte le altre, quanto importi che le città siano he- retiche o cattoliche. Et ancorche il principe Liechtestain sopra- sedesse già dalla incominciata riforma rispetto a gran rumori che si spargevano del disgusto di Sassonia, poi la proseguì, ha- vendogliene io fatto reiterare l’ordine: ma però se li sospese circa li circoli di Egra e Culma per essere contigui alla Sasso- nia e pretendersi che la proprietà loro sia dell’ imperio e non della corona di Bohemia. Con tutto ciò resta per ancora nel regno qualche predicante protetto da baroni heretici o da poco buoni cattolici, e particolarmente ne sono nel circolo di Leit- meriz spalleggiati da un barone cattolico, che professando grande strettezza e fratellanza con l’elettore di Sassonia si persuade farli in questa maniera cosa gratissima: et havendolo io esortato a cacciarli e fattogliene parlare ancora da altri, ha promesso mandarli via, ma dubito che ritenuto dalla moglie, che è here- tica, non vorrà farlo se non forzatamente. Ne sono anco rima- sti in quelle città nelle quali si trovano acquartierate militie he- retiche, non havendo voluto li commissarj regj esporsi col ri- formarli a pericolo di tumulto: ma hora che i sospetti di guerra vanno scemando, si darà licenza alli soldati heretici, ovvero se li assegneranno altri quartieri, acciò habbia luogho la riforma. Ne resta uno ancora nella città di Kuttembergh, scusando il principe di Liechtestain di non poter cacciarlo, perche quegli huomini non vorrebbero poi lavorare nelle miniere che ivi sono: tuttavia col ritorno dell’ imperatore a Praga spero in dio che si rimediarà da ogni cosa. Nè devo tralasciare che nel mio passaggio da Ratisbona a Praga, havendo traversato una gran parte della Bohemia, e così da Praga a Vienna ho trovato in ogni luogo la riforma effettuata, eccettoche nella città di Jaro- mir, dove erano in alloggio alcune fanterie del colonnello duca di Sassonia: ma dipoi ho mandato stretto ordine di Sua Mtà, ac- ciò sia riformata: et in ciascuna di esse città s’istruiscano i figliuoli nella dottrina christiana, insegnandoseli orare in lingua latina.
Sono state sotto rigide pene prohibite dentro e fuori di Praga le conventicole degli heretici, sotto qualunque pretesto le facessero, la qual commissione fu data molti mesi addietro a mia richiesta: ma non ostante che io più volte n’habbia recla- mato col governo di Praga, non era stata mai eseguita.
Dal senato della città di Praga si sono levati tutti gli he- retici, supplendo i loro luoghi di persone cattoliche, e se li è tolta
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Ragguaglio di Boemìa 1624.
3. Allgemeines Verfahren.
Per decreto di Sua Mtà in conformità delle risolutioni prese
nella congregatione prefata tenuta in Vienna si sono dipoi ri-
formate tutte le città del regno, cacciando da esse e da loro
contorni li ministri e predicanti heretici. In ciascuna di esse
oltre il parroco si sono messi il capitano, il giudice, il primate
del consiglio et un cancelliere cattolico, restandone in eterno
bandito l’esercitio heretico, havendo l’imperatore per prova co-
nosciuto, coll’ esempio della fedeltà di Budueis e con la perfi-
dia di quasi tutte le altre, quanto importi che le città siano he-
retiche o cattoliche. Et ancorche il principe Liechtestain sopra-
sedesse già dalla incominciata riforma rispetto a gran rumori
che si spargevano del disgusto di Sassonia, poi la proseguì, ha-
vendogliene io fatto reiterare l’ordine: ma però se li sospese
circa li circoli di Egra e Culma per essere contigui alla Sasso-
nia e pretendersi che la proprietà loro sia dell’ imperio e non
della corona di Bohemia. Con tutto ciò resta per ancora nel
regno qualche predicante protetto da baroni heretici o da poco
buoni cattolici, e particolarmente ne sono nel circolo di Leit-
meriz spalleggiati da un barone cattolico, che professando grande
strettezza e fratellanza con l’elettore di Sassonia si persuade
farli in questa maniera cosa gratissima: et havendolo io esortato
a cacciarli e fattogliene parlare ancora da altri, ha promesso
mandarli via, ma dubito che ritenuto dalla moglie, che è here-
tica, non vorrà farlo se non forzatamente. Ne sono anco rima-
sti in quelle città nelle quali si trovano acquartierate militie he-
retiche, non havendo voluto li commissarj regj esporsi col ri-
formarli a pericolo di tumulto: ma hora che i sospetti di guerra
vanno scemando, si darà licenza alli soldati heretici, ovvero se
li assegneranno altri quartieri, acciò habbia luogho la riforma.
Ne resta uno ancora nella città di Kuttembergh, scusando il
principe di Liechtestain di non poter cacciarlo, perche quegli
huomini non vorrebbero poi lavorare nelle miniere che ivi sono:
tuttavia col ritorno dell’ imperatore a Praga spero in dio che
si rimediarà da ogni cosa. Nè devo tralasciare che nel mio
passaggio da Ratisbona a Praga, havendo traversato una gran
parte della Bohemia, e così da Praga a Vienna ho trovato in
ogni luogo la riforma effettuata, eccettoche nella città di Jaro-
mir, dove erano in alloggio alcune fanterie del colonnello duca
di Sassonia: ma dipoi ho mandato stretto ordine di Sua Mtà, ac-
ciò sia riformata: et in ciascuna di esse città s’istruiscano i
figliuoli nella dottrina christiana, insegnandoseli orare in lingua
latina.
Sono state sotto rigide pene prohibite dentro e fuori di
Praga le conventicole degli heretici, sotto qualunque pretesto
le facessero, la qual commissione fu data molti mesi addietro
a mia richiesta: ma non ostante che io più volte n’habbia recla-
mato col governo di Praga, non era stata mai eseguita.
Dal senato della città di Praga si sono levati tutti gli he-
retici, supplendo i loro luoghi di persone cattoliche, e se li è tolta
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Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836, S. 407. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836/419>, abgerufen am 21.11.2024.
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