Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836.Relatione di Roma 1601. quali nondimeno per la sua gran capacita supplisce, intanto che le resta comoda parte di tempo che dispensa admettendo persone private et altri che secondo il solito ricorrono a S. Sta. A negotii gravi si applica con ogni suo spirito, et persiste in essi senza mostrarne mai alcuna fiachezza, et quando li suc- cede di vederli conclusi, gode et fruisce mirabilmente il con- tento che ne riceve. Ne di cosa maggiormente si compiace che di esser stimato, et che sia rispettata la sua reputatione, della quale e gelosissimo. Et quanto per la complessione sua molto sanguigna e colerica e facile ad accendersi, prorompendo con grandissima vehementia in esagerationi piene di escandescenza et acerbita, tanto anco mentre vede che altri tace con la lingua seben s'attrista nel sembiante, si ravede per se stesso et pro- cura con gran benignita di raddolcire ogni amaritudine: la qual cosa e cosi nota hormai a tutti li cardinali che ne danno cor- tese avvertimento agli amici loro, sicome lo diede anco a me nel primo congresso l'illustrissimo sigr cardle di Verona per mia da lui stimata molto utile conformatione. Ha S. Sta volti li pen- sieri suoi alla gloria, ne si puo imaginare quanto acquisto fac- ciano li principi della gratia sua, mentre secondano la sua in- clinatione. Onde Spagnoli in particolare, che sempre mirano a conservarsi et ad aumentar la gran parte che hanno nella corte di Roma, non trascurano punto l'occasione; et pero con tanto maggior prontezza hanno applicato l'animo a far qualche impresa contra Turchi, come hora si vede, et con andar soffe- rendo non mediocri durezze, che provano ancor loro nelli ne- gotii importanti, particolarmente per causa di giurisditione, che vivono alla corte di Roma, si vanno sempre piu avanzando nel riportare in molte cose non piccole soddisfattioni. E' tenuto ge- neralmente il pontefice persona di gran virtu, bonta et religione: di che egli si compiace far che del continuo se ne veggano segni et importanti effetti. E se ben li cardinali si vedono nel pre- sente pontefice scemata molto quella autorita che ne' tempi pas- sati sono stati soliti d'havere, restando quasiche del tutto es- clusi dalla partecipatione de negotii piu importanti, poiche ben spesso fino all' ultima conclusione di essi non hanno delle trat- tationi la gia solita notitia, mostrano nondimeno di stimare il pontefice, lodano la Sta S. con termini di somma riverenza, ce- lebrando la prudenza et l'altre virtu sue con grand' esageratione, affirmando che se fosse occasione hora di elegere pontefice, non elegerebbono altro che questo medesimo, seben son molto re- conditi et profondi i loro pensieri, et le parole et le apparenze sono volte ai proprj disegni forse a Roma piu che altrove. Dem Gesandten gelang es, die Streitigkeiten noch einmal bei- Relatione di Roma 1601. quali nondimeno per la sua gran capacità supplisce, intanto che le resta comoda parte di tempo che dispensa admettendo persone private et altri che secondo il solito ricorrono a S. Stà. A negotii gravi si applica con ogni suo spirito, et persiste in essi senza mostrarne mai alcuna fiachezza, et quando li suc- cede di vederli conclusi, gode et fruisce mirabilmente il con- tento che ne riceve. Nè di cosa maggiormente si compiace che di esser stimato, et che sia rispettata la sua reputatione, della quale è gelosissimo. Et quanto per la complessione sua molto sanguigna e colerica è facile ad accendersi, prorompendo con grandissima vehementia in esagerationi piene di escandescenza et acerbità, tanto anco mentre vede che altri tace con la lingua seben s’attrista nel sembiante, si ravede per se stesso et pro- cura con gran benignità di raddolcire ogni amaritudine: la qual cosa è così nota hormai a tutti li cardinali che ne danno cor- tese avvertimento agli amici loro, sicome lo diede anco a me nel primo congresso l’illustrissimo sigr cardle di Verona per mia da lui stimata molto utile conformatione. Ha S. Stà volti li pen- sieri suoi alla gloria, nè si può imaginare quanto acquisto fac- ciano li principi della gratia sua, mentre secondano la sua in- clinatione. Onde Spagnoli in particolare, che sempre mirano a conservarsi et ad aumentar la gran parte che hanno nella corte di Roma, non trascurano punto l’occasione; et però con tanto maggior prontezza hanno applicato l’animo a far qualche impresa contra Turchi, come hora si vede, et con andar soffe- rendo non mediocri durezze, che provano ancor loro nelli ne- gotii importanti, particolarmente per causa di giurisditione, che vivono alla corte di Roma, si vanno sempre più avanzando nel riportare in molte cose non piccole soddisfattioni. E’ tenuto ge- neralmente il pontefice persona di gran virtù, bontà et religione: di che egli si compiace far che del continuo se ne veggano segni et importanti effetti. E se ben li cardinali si vedono nel pre- sente pontefice scemata molto quella autorità che ne’ tempi pas- sati sono stati soliti d’havere, restando quasiche del tutto es- clusi dalla partecipatione de negotii più importanti, poiche ben spesso fino all’ ultima conclusione di essi non hanno delle trat- tationi la già solita notitia, mostrano nondimeno di stimare il pontefice, lodano la Stà S. con termini di somma riverenza, ce- lebrando la prudenza et l’altre virtù sue con grand’ esageratione, affirmando che se fosse occasione hora di elegere pontefice, non elegerebbono altro che questo medesimo, seben son molto re- conditi et profondi i loro pensieri, et le parole et le apparenze sono volte ai proprj disegni forse a Roma più che altrove. 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Relatione di Roma 1601.
quali nondimeno per la sua gran capacità supplisce, intanto
che le resta comoda parte di tempo che dispensa admettendo
persone private et altri che secondo il solito ricorrono a S.
Stà. A negotii gravi si applica con ogni suo spirito, et persiste
in essi senza mostrarne mai alcuna fiachezza, et quando li suc-
cede di vederli conclusi, gode et fruisce mirabilmente il con-
tento che ne riceve. Nè di cosa maggiormente si compiace che
di esser stimato, et che sia rispettata la sua reputatione, della
quale è gelosissimo. Et quanto per la complessione sua molto
sanguigna e colerica è facile ad accendersi, prorompendo con
grandissima vehementia in esagerationi piene di escandescenza
et acerbità, tanto anco mentre vede che altri tace con la lingua
seben s’attrista nel sembiante, si ravede per se stesso et pro-
cura con gran benignità di raddolcire ogni amaritudine: la qual
cosa è così nota hormai a tutti li cardinali che ne danno cor-
tese avvertimento agli amici loro, sicome lo diede anco a me
nel primo congresso l’illustrissimo sigr cardle di Verona per mia
da lui stimata molto utile conformatione. Ha S. Stà volti li pen-
sieri suoi alla gloria, nè si può imaginare quanto acquisto fac-
ciano li principi della gratia sua, mentre secondano la sua in-
clinatione. Onde Spagnoli in particolare, che sempre mirano
a conservarsi et ad aumentar la gran parte che hanno nella
corte di Roma, non trascurano punto l’occasione; et però con
tanto maggior prontezza hanno applicato l’animo a far qualche
impresa contra Turchi, come hora si vede, et con andar soffe-
rendo non mediocri durezze, che provano ancor loro nelli ne-
gotii importanti, particolarmente per causa di giurisditione, che
vivono alla corte di Roma, si vanno sempre più avanzando nel
riportare in molte cose non piccole soddisfattioni. E’ tenuto ge-
neralmente il pontefice persona di gran virtù, bontà et religione:
di che egli si compiace far che del continuo se ne veggano segni
et importanti effetti. E se ben li cardinali si vedono nel pre-
sente pontefice scemata molto quella autorità che ne’ tempi pas-
sati sono stati soliti d’havere, restando quasiche del tutto es-
clusi dalla partecipatione de negotii più importanti, poiche ben
spesso fino all’ ultima conclusione di essi non hanno delle trat-
tationi la già solita notitia, mostrano nondimeno di stimare il
pontefice, lodano la Stà S. con termini di somma riverenza, ce-
lebrando la prudenza et l’altre virtù sue con grand’ esageratione,
affirmando che se fosse occasione hora di elegere pontefice, non
elegerebbono altro che questo medesimo, seben son molto re-
conditi et profondi i loro pensieri, et le parole et le apparenze
sono volte ai proprj disegni forse a Roma più che altrove.
Dem Geſandten gelang es, die Streitigkeiten noch einmal bei-
zulegen, obwohl der Papſt bereits von der Excommunication redete:
er findet ihn doch im Ganzen wohlgeſinnt. Venedig bequemte ſich
den Patriarchen nach Rom zu ſchicken.
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