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[Bodmer, Johann Jacob]: Sammlung Critischer, Poetischer, und anderer geistvollen Schriften. Bd. 3. Zürich, 1742.

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CONTRA M. DI VOLTAIRE.
senziali, che costituiscono il suo corpo, riceve
dalla natura solo dopo il debito crescimento quel-
la bellezza e quello Spirito, che ci fa godere
nella sua giusta grandezza; cosi l'arte imitatrice
della natura, benche colla riccognizione dia qui
l'essere alla favola, non dalle se non dappoi quel
compimento, onde ella acquista maggior va-
ghezza e maggiore energia. In fatti quanto deb-
bono accrescere la compassione le circostanze
delle dolorose azioni, che poi fanno Edippo e
Giocasta? Sofocle ch'aveva dipinto Edippo nel
colmo maggiore della felicita, per cui parreggia-
vasi a' Dei, doveva opporgli un altro termine pa-
ri d'infelicita: Pero dopo che gli ha fatto conosce-
re esser egli parricida, incestuoso, condannato
da se stesso imprudentemente alla perdita del re-
gno, ed all'esilio; aggiunge la perdita della ma-
dre e della vista che dopo la vita e la piu dolce
cosa che abbiamo.

L'ultima censura e di que' Versi del quinto Atto,
che Mr. Voltaire rapporta cosi tradotti da Des-
preaux.

Hymen funeste Hymen tu m'as donne la vie,
Mais dans ces memes flancs, ou je fus renferme,
Tu fais rentrer ce sang, donc tu m'avois forme;
Et par la tu produis & des fils & des Peres,
Des freres, des maris, des femmes, & des meres,
Et tout ce, que du sort la maligne fureur
Fit jamais voir au jour & de honte & d'horreur.

Si riprova l'ammirazione ch'ebbe Longino di que-
ste espressioni, e dicesi che bisognava esprimere,
che nella medesima persona si trovino le dette
qualita; di piu che l'investigazione si curiosa del-

le
E 4

CONTRA M. DI VOLTAIRE.
ſenziali, che coſtituiscono il ſuo corpo, riceve
dalla natura ſolo dopo il debito creſcimento quel-
la bellezza e quello Spirito, che ci fa godere
nella ſua giuſta grandezza; coſi l’arte imitatrice
della natura, benche colla riccognizione dia qui
l’eſſere alla favola, non dalle ſe non dappoi quel
compimento, onde ella acquiſta maggior va-
ghezza e maggiore energia. In fatti quanto deb-
bono accreſcere la compaſſione le circoſtanze
delle doloroſe azioni, che poi fanno Edippo e
Giocaſta? Sofocle ch’aveva dipinto Edippo nel
colmo maggiore della felicitá, per cui parreggia-
vaſi a’ Dei, doveva opporgli un altro termine pa-
ri d’infelicitá: Però dopo che gli ha fatto conoſce-
re eſſer egli parricida, inceſtuoſo, condannato
da ſe ſteſſo imprudentemente alla perdita del re-
gno, ed all’eſilio; aggiunge la perdita della ma-
dre e della viſta che dopo la vita é la piu dolce
coſa che abbiamo.

L’ultima cenſura é di que’ Verſi del quinto Atto,
che Mr. Voltaire rapporta coſi tradotti da Deſ-
preaux.

Hymen funeſte Hymen tu m’as donné la vie,
Mais dans ces mêmes flancs, où je fus renfermé,
Tu fais rentrer ce ſang, donc tu m’avois formé;
Et par là tu produis & des fils & des Peres,
Des freres, des maris, des femmes, & des meres,
Et tout ce, que du ſort la maligne fureur
Fit jamais voir au jour & de honte & d’horreur.

Si riprova l’ammirazione ch’ebbe Longino di que-
ſte eſpreſſioni, e diceſi che biſognava eſprimere,
che nella medeſima perſona ſi trovino le dette
qualitá; di piu che l’inveſtigazione ſi curioſa del-

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[71/0073] CONTRA M. DI VOLTAIRE. ſenziali, che coſtituiscono il ſuo corpo, riceve dalla natura ſolo dopo il debito creſcimento quel- la bellezza e quello Spirito, che ci fa godere nella ſua giuſta grandezza; coſi l’arte imitatrice della natura, benche colla riccognizione dia qui l’eſſere alla favola, non dalle ſe non dappoi quel compimento, onde ella acquiſta maggior va- ghezza e maggiore energia. In fatti quanto deb- bono accreſcere la compaſſione le circoſtanze delle doloroſe azioni, che poi fanno Edippo e Giocaſta? Sofocle ch’aveva dipinto Edippo nel colmo maggiore della felicitá, per cui parreggia- vaſi a’ Dei, doveva opporgli un altro termine pa- ri d’infelicitá: Però dopo che gli ha fatto conoſce- re eſſer egli parricida, inceſtuoſo, condannato da ſe ſteſſo imprudentemente alla perdita del re- gno, ed all’eſilio; aggiunge la perdita della ma- dre e della viſta che dopo la vita é la piu dolce coſa che abbiamo. L’ultima cenſura é di que’ Verſi del quinto Atto, che Mr. Voltaire rapporta coſi tradotti da Deſ- preaux. Hymen funeſte Hymen tu m’as donné la vie, Mais dans ces mêmes flancs, où je fus renfermé, Tu fais rentrer ce ſang, donc tu m’avois formé; Et par là tu produis & des fils & des Peres, Des freres, des maris, des femmes, & des meres, Et tout ce, que du ſort la maligne fureur Fit jamais voir au jour & de honte & d’horreur. Si riprova l’ammirazione ch’ebbe Longino di que- ſte eſpreſſioni, e diceſi che biſognava eſprimere, che nella medeſima perſona ſi trovino le dette qualitá; di piu che l’inveſtigazione ſi curioſa del- le E 4

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Zitationshilfe: [Bodmer, Johann Jacob]: Sammlung Critischer, Poetischer, und anderer geistvollen Schriften. Bd. 3. Zürich, 1742, S. 71. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/bodmer_sammlung03_1742/73>, abgerufen am 03.05.2024.