L'Alterazione d'Edippo con Creonte, che pur viene riprovata, non ha bisogno di Difesa, pe- rocche gia s'e provata la raggionevolezza del tras- porto del Re; ne Creonte dice nulla difenden- dosi, ch'oltrepassi la moderazione, ma perche qui fa'l Critico molto schiamazzo contro il pocode- coro d'un tale contrasto, specialmente per queste parole che cosi tradotte egli reca:
Edippo. O Thebe Thebe! Creon. Il m'est permis de crier aussi Thebe, Thebe!
stimo opportuno dire alcune cose ancor intorno a questa.
E degno primieramente d'osservazione l'errore di molti, che dal costume de' Re moderni pigliano la norma del decoro degli antichi. La Grecia a tempi d'Edippo era divisa in gran numero di pic- coli stati, i cui principi non viveavno con quella grandezza, che colla vastita de' Dominii s'e pos- cia introdotta. Quindi e ch'essi veggonsi spesso in tutte le greche Tragedie famigliarizzarsi con i Cori, e trattenersi con piu persone in discorsi, che disdicerebbono a' regnanti de' nossri tempi. Ed in vero averebbono peccato contro il costume i poeti di que' tempi, attribuendo loro una gra- vita superiore al consueto. Se un Re dunque non fosse ora per degnare della propria presenza una persona creduta rea di lesa Majesta, non per questo si potrebbe dedurne, che non convenisse ad Edippo udir Creonte a scolparsi. Se seguissero
tra
CONTRA M. DI VOLTAIRE.
L’Alterazione d’Edippo con Creonte, che pur viene riprovata, non ha biſogno di Difeſa, pe- rocche già s’é provata la raggionevolezza del traſ- porto del Re; nè Creonte dice nulla difenden- doſi, ch’oltrepaſſi la moderazione, ma perche qui fa’l Critico molto schiamazzo contro il pocode- coro d’un tale contraſto, ſpecialmente per queſte parole che coſi tradotte egli reca:
Edippo. O Thebe Thebe! Creon. Il m’est permis de crier auſſi Thebe, Thebe!
ſtimo opportuno dire alcune coſe ancor intorno a queſta.
E degno primieramente d’oſſervazione l’errore di molti, che dal coſtume de’ Ré moderni pigliano la norma del decoro degli antichi. La Grecia a tempi d’Edippo era diviſa in gran numero di pic- coli ſtati, i cui principi non viveavno con quella grandezza, che colla vaſtità de’ Dominii s’é poſ- cia introdotta. Quindi e ch’eſſi veggonſi ſpeſſo in tutte le greche Tragedie famigliarizzarſi con i Cori, e trattenerſi con più perſone in diſcorſi, che disdicerebbono a’ regnanti de’ noſſri tempi. Ed in vero averebbono peccato contro il coſtume i poeti di que’ tempi, attribuendo loro una gra- vitá ſuperiore al conſueto. Se un Re dunque non foſſe ora per degnare della propria preſenza una perſona creduta rea di leſa Majeſtà, non per queſto ſi potrebbe dedurne, che non conveniſſe ad Edippo udir Creonte a ſcolparſi. Se ſeguiſſero
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CONTRA M. DI VOLTAIRE.
L’Alterazione d’Edippo con Creonte, che pur
viene riprovata, non ha biſogno di Difeſa, pe-
rocche già s’é provata la raggionevolezza del traſ-
porto del Re; nè Creonte dice nulla difenden-
doſi, ch’oltrepaſſi la moderazione, ma perche
qui fa’l Critico molto schiamazzo contro il pocode-
coro d’un tale contraſto, ſpecialmente per queſte
parole che coſi tradotte egli reca:
Edippo.
O Thebe Thebe!
Creon.
Il m’est permis de crier auſſi Thebe, Thebe!
ſtimo opportuno dire alcune coſe ancor intorno
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E degno primieramente d’oſſervazione l’errore di
molti, che dal coſtume de’ Ré moderni pigliano
la norma del decoro degli antichi. La Grecia a
tempi d’Edippo era diviſa in gran numero di pic-
coli ſtati, i cui principi non viveavno con quella
grandezza, che colla vaſtità de’ Dominii s’é poſ-
cia introdotta. Quindi e ch’eſſi veggonſi ſpeſſo
in tutte le greche Tragedie famigliarizzarſi con i
Cori, e trattenerſi con più perſone in diſcorſi,
che disdicerebbono a’ regnanti de’ noſſri tempi. Ed
in vero averebbono peccato contro il coſtume i
poeti di que’ tempi, attribuendo loro una gra-
vitá ſuperiore al conſueto. Se un Re dunque non
foſſe ora per degnare della propria preſenza una
perſona creduta rea di leſa Majeſtà, non per
queſto ſi potrebbe dedurne, che non conveniſſe
ad Edippo udir Creonte a ſcolparſi. Se ſeguiſſero
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[Bodmer, Johann Jacob]: Sammlung Critischer, Poetischer, und anderer geistvollen Schriften. Bd. 3. Zürich, 1742, S. 61. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/bodmer_sammlung03_1742/63>, abgerufen am 16.08.2024.
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