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[Bodmer, Johann Jacob]: Sammlung Critischer, Poetischer, und anderer geistvollen Schriften. Bd. 3. Zürich, 1742.

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APOLOGIA DI SOFOCLE
dato dell' Indovino nel caso stesso del contaggio,
benche dovesse essergli noto; per segno mani-
festo che di lui non aveva tutta la fede e tutta la
venerazione.

Sembra ancora a Mr. de Voltaire mal fondato
il sospetto d'Edippo contra Creonte, massima-
mente poiche l'ha chiamato poc'anzi suo fedele
Amico. Per conoscere la perfezione d'alcuna di-
pinta Tavola non avvi miglior mezzo, che pareg-
giarla con l'originale Idea della natura; in tal gui-
sa mi avviso di dover far io per far vedere con
quanto retta imitazione abbia Sofocle rappresenta-
to il sospetto che cade sopra Creonte.

Gia per le cose sopra dette appare quanta rag-
gione avesse Edippo di credere Tiresia subornato
dalla malignita di qualche mal contento persecu-
tore; ora resta a vedersi chi dovesse tra gli altri
essere il piu sospetto, il che si puo scoprire con
piu riflessioni, ch'io faccio sopra l'ordinaria qualita
delle azioni Umane, che si sono vedute in simili
occasioni: Prima io trovo, che la fede de' mag-
giori Amici e molte volte mancata per l'interesse
del comando. Antipatro, che fu scelto da Ales-
sandro tra tutti i suoi amici per il piu fedele; e
preposto al Governo della Grecia, e della Mace-
donia, fu poscia il suo Traditore. Massimino
alla cui fede fu commessa la direzione di tutto l'E-
sercito da Severo Alessandro, tolse al suo Signo-
re la vita, e l'imperio. Rufino fu tutore d'Ar-
cadio, poi suo fellone e. Stilicone fu per l'amici-
zia inalzato alla cognazione d'Onorio, gli tese
poscia insidie, per trasportare su'l Capo d'Euche-
rio suo figlivolo la Corona, e mill' altri, che non
mi sovvengono, e che sarebbe superfluo rammen-

tare

APOLOGIA DI SOFOCLE
dato dell’ Indovino nel caſo ſteſſo del contaggio,
benche doveſſe eſſergli noto; per ſegno mani-
feſto che di lui non aveva tutta la fede e tutta la
venerazione.

Sembra ancora a Mr. de Voltaire mal fondato
il ſoſpetto d’Edippo contra Creonte, maſſima-
mente poiche l’ha chiamato poc’anzi ſuo fedele
Amico. Per conoſcere la perfezione d’alcuna di-
pinta Tavola non avvi miglior mezzo, che pareg-
giarla con l’originale Idea della natura; in tal gui-
ſa mi avviſo di dover far io per far vedere con
quanto retta imitazione abbia Sofocle rappreſenta-
to il ſoſpetto che cade ſopra Creonte.

Gia per le coſe ſopra dette appare quanta rag-
gione aveſſe Edippo di credere Tireſia ſubornato
dalla malignitá di qualche mal contento perſecu-
tore; ora reſta a vederſi chi doveſſe tra gli altri
eſſere il più ſoſpetto, il che ſi può ſcoprire con
più rifleſſioni, ch’io faccio ſopra l’ordinaria qualitá
delle azioni Umane, che ſi ſono vedute in ſimili
occaſioni: Prima io trovo, che la fede de’ mag-
giori Amici è molte volte mancata per l’intereſſe
del comando. Antipatro, che fu ſcelto da Ales-
sandro tra tutti i ſuoi amici per il più fedele; é
prepoſto al Governo della Grecia, e della Mace-
donia, fu poſcia il ſuo Traditore. Maſſimino
alla cui fede fu commeſſa la direzione di tutto l’E-
ſercito da Severo Alessandro, tolſe al ſuo Signo-
re la vita, e l’imperio. Rufino fu tutore d’Ar-
cadio, poi ſuo fellone e. Stilicone fu per l’amici-
zia inalzato alla cognazione d’Onorio, gli teſe
poſcia inſidie, per traſportare ſu’l Capo d’Euche-
rio ſuo figlivolo la Corona, e mill’ altri, che non
mi ſovvengono, e che ſarebbe ſuperfluo rammen-

tare
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[58/0060] APOLOGIA DI SOFOCLE dato dell’ Indovino nel caſo ſteſſo del contaggio, benche doveſſe eſſergli noto; per ſegno mani- feſto che di lui non aveva tutta la fede e tutta la venerazione. Sembra ancora a Mr. de Voltaire mal fondato il ſoſpetto d’Edippo contra Creonte, maſſima- mente poiche l’ha chiamato poc’anzi ſuo fedele Amico. Per conoſcere la perfezione d’alcuna di- pinta Tavola non avvi miglior mezzo, che pareg- giarla con l’originale Idea della natura; in tal gui- ſa mi avviſo di dover far io per far vedere con quanto retta imitazione abbia Sofocle rappreſenta- to il ſoſpetto che cade ſopra Creonte. Gia per le coſe ſopra dette appare quanta rag- gione aveſſe Edippo di credere Tireſia ſubornato dalla malignitá di qualche mal contento perſecu- tore; ora reſta a vederſi chi doveſſe tra gli altri eſſere il più ſoſpetto, il che ſi può ſcoprire con più rifleſſioni, ch’io faccio ſopra l’ordinaria qualitá delle azioni Umane, che ſi ſono vedute in ſimili occaſioni: Prima io trovo, che la fede de’ mag- giori Amici è molte volte mancata per l’intereſſe del comando. Antipatro, che fu ſcelto da Ales- sandro tra tutti i ſuoi amici per il più fedele; é prepoſto al Governo della Grecia, e della Mace- donia, fu poſcia il ſuo Traditore. Maſſimino alla cui fede fu commeſſa la direzione di tutto l’E- ſercito da Severo Alessandro, tolſe al ſuo Signo- re la vita, e l’imperio. Rufino fu tutore d’Ar- cadio, poi ſuo fellone e. Stilicone fu per l’amici- zia inalzato alla cognazione d’Onorio, gli teſe poſcia inſidie, per traſportare ſu’l Capo d’Euche- rio ſuo figlivolo la Corona, e mill’ altri, che non mi ſovvengono, e che ſarebbe ſuperfluo rammen- tare

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Zitationshilfe: [Bodmer, Johann Jacob]: Sammlung Critischer, Poetischer, und anderer geistvollen Schriften. Bd. 3. Zürich, 1742, S. 58. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/bodmer_sammlung03_1742/60>, abgerufen am 24.11.2024.