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Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836.

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Aluise Contarini

Er schildert zuerst das geistliche und das weltliche Regiment des
Papstes.

Er findet es ganz monarchisch. Von allen alten Congregatio-
nen versammelt sich nur eine regelmäßig, die der Inquisition; --
die Cardinäle haben keine weitern Vorrechte, als daß man mit dem
Wagen still hält wenn man ihnen begegnet, den Purpur und die
Stimme bei der Papstwahl: der Papst ist ihnen so wenig geneigt,
daß er in wichtigen Sachen eher geringere Prälaten braucht, deren
Hoffnungen mehr von ihm abhangen, als Cardinäle, die schon mehr
Unabhängigkeit haben.

Je strenger man aber die Zügel anzieht, desto mehr verliert man
an Autorität. "L'antica veneratione sta oggidi molto dimi-
nuita."

Vorzüglich unzufrieden waren die Einwohner von Urbino.
"Quei sudditi si aggravano molto della mutatione, chiamando
il governo di preti tirannico, i quali altro interesse che d'arric-
chirsi e d'avanzarsi non vi tengono."
Der Autor beklagt noch
immer, daß Urbino in die Hände des Papstes gerathen sey, als einen
großen Verlust für Spanien und für Venedig.

In einem 2ten Theile schildert er nun die Persönlichkeiten. Nac-
que il papa Urbano VIII del
1567 (Andre 68) d'Aprile, onde cam-
mina per li 69 di sua eta, conservato dal vigore della comples-
sione non soggetta a qualsivoglia malattia, e dalla vivacita dell'
ingegno. La statura mediocre, il color bruno, il pelo bianco,
l'occhio vivo, il parlar pronto, la temperatura sanguigna e bi-
liosa. Vive con gran regola. Regola in gran parte le sue
attioni coi moti del cielo, dei quali e molto intelligente, an-
corche con censure grandissime a tutti gli altri n'habbia prohi-
bito lo studio. Li suoi moti sono subiti e vehementi, tali che
alcuna volta confinano con la pazzia, non potendo con la pa-
tienza frenarli, se ben egli dice che questa commotione della
bile di quando in quando vaglia molto eccitando il calore alla
preservatione di sua salute. Cavalca, villeggia, cammina, ama
l'esercitio. Non s'affligge per le cose moleste: e tutte queste parti
concorrono a predirli qualche anno di vita ancora, non ostante
che nel tempo del mio soggiorno assai decaduto sia.

E' arrivato al papato con un servitio continuo di 30 e piu
anni alla corte. Fu prima prelato di segnatura e poi governa-
tore di Fano. Poco appresso, per opera di Francesco Barbe-
rini suo zio paterno, prelato di poco grido ma di gran richezze
accumulate con parsimonia Fiorentina, compro ufficii in corte
e finalmente il chiericato di camera. Clemente VIII lo impiego
in diverse cariche, ma particolarmente sopra quella del novo ta-
glio del Po, dacche sono arrivate in gran parte le differenze
presenti dei confini con la republica, per la cognitione che pro-
fessa di quell' affare e per il disgusto che allora non si eseguisse
a modo suo. Fu poi dall' istesso Clemente mandato nuntio in
Francia, prima estraordinario per tenere a battesimo il re pre-
sente, e poi ordinario di Enrico IV suo padre, dove si mostro
zelantissimo dell' immunita ecclesiastica. Paolo V successore di

Aluise Contarini

Er ſchildert zuerſt das geiſtliche und das weltliche Regiment des
Papſtes.

Er findet es ganz monarchiſch. Von allen alten Congregatio-
nen verſammelt ſich nur eine regelmaͤßig, die der Inquiſition; —
die Cardinaͤle haben keine weitern Vorrechte, als daß man mit dem
Wagen ſtill haͤlt wenn man ihnen begegnet, den Purpur und die
Stimme bei der Papſtwahl: der Papſt iſt ihnen ſo wenig geneigt,
daß er in wichtigen Sachen eher geringere Praͤlaten braucht, deren
Hoffnungen mehr von ihm abhangen, als Cardinaͤle, die ſchon mehr
Unabhaͤngigkeit haben.

Je ſtrenger man aber die Zuͤgel anzieht, deſto mehr verliert man
an Autoritaͤt. „L’antica veneratione sta oggidì molto dimi-
nuita.“

Vorzuͤglich unzufrieden waren die Einwohner von Urbino.
„Quei sudditi si aggravano molto della mutatione, chiamando
il governo di preti tirannico, i quali altro interesse che d’arric-
chirsi e d’avanzarsi non vi tengono.“
Der Autor beklagt noch
immer, daß Urbino in die Haͤnde des Papſtes gerathen ſey, als einen
großen Verluſt fuͤr Spanien und fuͤr Venedig.

In einem 2ten Theile ſchildert er nun die Perſoͤnlichkeiten. Nac-
que il papa Urbano VIII del
1567 (Andre 68) d’Aprile, onde cam-
mina per li 69 di sua età, conservato dal vigore della comples-
sione non soggetta a qualsivoglia malattia, e dalla vivacità dell’
ingegno. La statura mediocre, il color bruno, il pelo bianco,
l’occhio vivo, il parlar pronto, la temperatura sanguigna e bi-
liosa. Vive con gran regola. Regola in gran parte le sue
attioni coi moti del cielo, dei quali è molto intelligente, an-
corche con censure grandissime a tutti gli altri n’habbia prohi-
bito lo studio. Li suoi moti sono subiti e vehementi, tali che
alcuna volta confinano con la pazzia, non potendo con la pa-
tienza frenarli, se ben egli dice che questa commotione della
bile di quando in quando vaglia molto eccitando il calore alla
preservatione di sua salute. Cavalca, villeggia, cammina, ama
l’esercitio. Non s’affligge per le cose moleste: e tutte queste parti
concorrono a predirli qualche anno di vita ancora, non ostante
che nel tempo del mio soggiorno assai decaduto sia.

E’ arrivato al papato con un servitio continuo di 30 e più
anni alla corte. Fu prima prelato di segnatura e poi governa-
tore di Fano. Poco appresso, per opera di Francesco Barbe-
rini suo zio paterno, prelato di poco grido ma di gran richezze
accumulate con parsimonia Fiorentina, comprò ufficii in corte
e finalmente il chiericato di camera. Clemente VIII lo impiegò
in diverse cariche, ma particolarmente sopra quella del novo ta-
glio del Po, dacche sono arrivate in gran parte le differenze
presenti dei confini con la republica, per la cognitione che pro-
fessa di quell’ affare e per il disgusto che allora non si eseguisse
a modo suo. Fu poi dall’ istesso Clemente mandato nuntio in
Francia, prima estraordinario per tenere a battesimo il re pre-
sente, e poi ordinario di Enrico IV suo padre, dove si mostrò
zelantissimo dell’ immunità ecclesiastica. Paolo V successore di

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[424/0436] Aluise Contarini Er ſchildert zuerſt das geiſtliche und das weltliche Regiment des Papſtes. Er findet es ganz monarchiſch. Von allen alten Congregatio- nen verſammelt ſich nur eine regelmaͤßig, die der Inquiſition; — die Cardinaͤle haben keine weitern Vorrechte, als daß man mit dem Wagen ſtill haͤlt wenn man ihnen begegnet, den Purpur und die Stimme bei der Papſtwahl: der Papſt iſt ihnen ſo wenig geneigt, daß er in wichtigen Sachen eher geringere Praͤlaten braucht, deren Hoffnungen mehr von ihm abhangen, als Cardinaͤle, die ſchon mehr Unabhaͤngigkeit haben. Je ſtrenger man aber die Zuͤgel anzieht, deſto mehr verliert man an Autoritaͤt. „L’antica veneratione sta oggidì molto dimi- nuita.“ Vorzuͤglich unzufrieden waren die Einwohner von Urbino. „Quei sudditi si aggravano molto della mutatione, chiamando il governo di preti tirannico, i quali altro interesse che d’arric- chirsi e d’avanzarsi non vi tengono.“ Der Autor beklagt noch immer, daß Urbino in die Haͤnde des Papſtes gerathen ſey, als einen großen Verluſt fuͤr Spanien und fuͤr Venedig. In einem 2ten Theile ſchildert er nun die Perſoͤnlichkeiten. Nac- que il papa Urbano VIII del 1567 (Andre 68) d’Aprile, onde cam- mina per li 69 di sua età, conservato dal vigore della comples- sione non soggetta a qualsivoglia malattia, e dalla vivacità dell’ ingegno. La statura mediocre, il color bruno, il pelo bianco, l’occhio vivo, il parlar pronto, la temperatura sanguigna e bi- liosa. Vive con gran regola. Regola in gran parte le sue attioni coi moti del cielo, dei quali è molto intelligente, an- corche con censure grandissime a tutti gli altri n’habbia prohi- bito lo studio. Li suoi moti sono subiti e vehementi, tali che alcuna volta confinano con la pazzia, non potendo con la pa- tienza frenarli, se ben egli dice che questa commotione della bile di quando in quando vaglia molto eccitando il calore alla preservatione di sua salute. Cavalca, villeggia, cammina, ama l’esercitio. Non s’affligge per le cose moleste: e tutte queste parti concorrono a predirli qualche anno di vita ancora, non ostante che nel tempo del mio soggiorno assai decaduto sia. E’ arrivato al papato con un servitio continuo di 30 e più anni alla corte. Fu prima prelato di segnatura e poi governa- tore di Fano. Poco appresso, per opera di Francesco Barbe- rini suo zio paterno, prelato di poco grido ma di gran richezze accumulate con parsimonia Fiorentina, comprò ufficii in corte e finalmente il chiericato di camera. Clemente VIII lo impiegò in diverse cariche, ma particolarmente sopra quella del novo ta- glio del Po, dacche sono arrivate in gran parte le differenze presenti dei confini con la republica, per la cognitione che pro- fessa di quell’ affare e per il disgusto che allora non si eseguisse a modo suo. Fu poi dall’ istesso Clemente mandato nuntio in Francia, prima estraordinario per tenere a battesimo il re pre- sente, e poi ordinario di Enrico IV suo padre, dove si mostrò zelantissimo dell’ immunità ecclesiastica. Paolo V successore di

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Zitationshilfe: Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836, S. 424. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836/436>, abgerufen am 07.07.2024.