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Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836.

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Relatione di Roma 1624.
ten sie dazu keinen Auftrag. Auch seinerseits zeigte er sich deshalb
für ihre Gesuche unzugänglich. Sie mußten zufrieden seyn nur sei-
nen Unwillen zu begütigen -- non si impetrava altro che mitiga-
mento dell' acerbita mostrata del suo animo.

Allzu schwer kann ihnen dieß nicht geworden seyn. Schon trat
die antispanische Gesinnung Urbans doch auch hervor. Er erklärt,
che non poteva parlar alto, perche troppo era circondato da'
Spagnoli e che a Madrid lo chiamavano heretico, ma che ar-
mato si havrebbe fatto rispettare."

Seine spätere Gesinnung und Haltung liegt schon in diesen
Worten.

Vorzüglich mit Interessen solcher Art beschäftigt sich unsere Re-
lation: außerdem aber sucht sie auch die Zustände zu schildern. Hö-
ren wir, wie sie die Häupter der Verwaltung in den ersten Zeiten
Urbans VIII. beschreibt.

Quelli che di presente sono in maggior autorita presso il
pontefice nella essentia degli affari, si ristringono nel sigr car-
dinale Magalotti e nel sigr Don Carlo Barberino, fratello della
Beatne Sua. Mostrano pero ambidue di non conoscere e non
havere questa autorita: schifano i congressi, parono non esser
informati dei negotii, non gustano di esser frequentemente visi-
tati, e con questa maniera di procedere, differente assai dal co-
stume dei parenti dei pontefici passati, conservano in maggior ri-
putatione la Santita Sua, volendo dar ad intendere che tutto
dipende dai soli cenni di lei.

Era solita la Beatne Sua alle volte nelle occorrenze piu
gravi chiamare anche a se li cardinali Bandino, Melini, Scaglia,
Santa Susanna et qualche altro, perche conoscendoli di natura
molto severa, procurava con tale apparenza dar segno di stima
verso il sacro collegio e verso le persoue loro, non gia perche
volentieri inclini o molto si fidi delle loro opinioni; e di questo
concetto della Sta Sua, ben noto a detti cardinali et ad altri,
tutti se ne dogliono, dicendo che dopo fatte le deliberationi delle
cose ella le communica per non admettere il loro consiglio. E
si sente anco che va ogni giorno piu tralasciando queste comu-
nicationi, anzi omettendo in tutto e per tutto le consultationi
con cardinali, cosi per conservare in se medesimo il solo de-
spotico dominio et autorita, come anco perche conoscendoli di-
pendenti et interessati chi per l'uno chi per l'altro principe, giu-
dica cosi convenire al suo servitio maggiormente.

Nelle occorrentie della repca sono intervenuti nelle consulte mr
Gessi e mr di Montefiascone, come stati nontii in questa citta e
bene informati delle cose. E talvolta si e introdotto anche An-
zolo Badoer, che sotto altro nome e cognome pur si trattiene
in Roma positivamente: e fatto sacerdote, et habita per sua
maggior sicurezza una casa congiunta con il monasterio de' frati
della scalla, nella cui chiesa e solito celebrare la messa. Ma
come habbiamo detto, il cardl Magalotti et il sigr Carlo Barbe-
rino sono le stelle fisse di quel firmamento: et i negotii ridotti
in queste due sole teste passano con molta secretezza, sicche

Relatione di Roma 1624.
ten ſie dazu keinen Auftrag. Auch ſeinerſeits zeigte er ſich deshalb
fuͤr ihre Geſuche unzugaͤnglich. Sie mußten zufrieden ſeyn nur ſei-
nen Unwillen zu beguͤtigen — non si impetrava altro che mitiga-
mento dell’ acerbità mostrata del suo animo.

Allzu ſchwer kann ihnen dieß nicht geworden ſeyn. Schon trat
die antiſpaniſche Geſinnung Urbans doch auch hervor. Er erklaͤrt,
che non poteva parlar alto, perche troppo era circondato da’
Spagnoli e che a Madrid lo chiamavano heretico, ma che ar-
mato si havrebbe fatto rispettare.“

Seine ſpaͤtere Geſinnung und Haltung liegt ſchon in dieſen
Worten.

Vorzuͤglich mit Intereſſen ſolcher Art beſchaͤftigt ſich unſere Re-
lation: außerdem aber ſucht ſie auch die Zuſtaͤnde zu ſchildern. Hoͤ-
ren wir, wie ſie die Haͤupter der Verwaltung in den erſten Zeiten
Urbans VIII. beſchreibt.

Quelli che di presente sono in maggior autorità presso il
pontefice nella essentia degli affari, si ristringono nel sigr car-
dinale Magalotti e nel sigr Don Carlo Barberino, fratello della
Beatne Sua. Mostrano però ambidue di non conoscere e non
havere questa autorità: schifano i congressi, parono non esser
informati dei negotii, non gustano di esser frequentemente visi-
tati, e con questa maniera di procedere, differente assai dal co-
stume dei parenti dei pontefici passati, conservano in maggior ri-
putatione la Santità Sua, volendo dar ad intendere che tutto
dipende dai soli cenni di lei.

Era solita la Beatne Sua alle volte nelle occorrenze più
gravi chiamare anche a se li cardinali Bandino, Melini, Scaglia,
Santa Susanna et qualche altro, perche conoscendoli di natura
molto severa, procurava con tale apparenza dar segno di stima
verso il sacro collegio e verso le persoue loro, non già perche
volentieri inclini o molto si fidi delle loro opinioni; e di questo
concetto della S Sua, ben noto a detti cardinali et ad altri,
tutti se ne dogliono, dicendo che dopo fatte le deliberationi delle
cose ella le communica per non admettere il loro consiglio. E
si sente anco che va ogni giorno più tralasciando queste comu-
nicationi, anzi omettendo in tutto e per tutto le consultationi
con cardinali, così per conservare in se medesimo il solo de-
spotico dominio et autorità, come anco perche conoscendoli di-
pendenti et interessati chi per l’uno chi per l’altro principe, giu-
dica così convenire al suo servitio maggiormente.

Nelle occorrentie della repca sono intervenuti nelle consulte mr
Gessi e mr di Montefiascone, come stati nontii in questa città e
bene informati delle cose. E talvolta si è introdotto anche An-
zolo Badoer, che sotto altro nome e cognome pur si trattiene
in Roma positivamente: è fatto sacerdote, et habita per sua
maggior sicurezza una casa congiunta con il monasterio de’ frati
della scalla, nella cui chiesa è solito celebrare la messa. Ma
come habbiamo detto, il cardl Magalotti et il sigr Carlo Barbe-
rino sono le stelle fisse di quel firmamento: et i negotii ridotti
in queste due sole teste passano con molta secretezza, sicche

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[399/0411] Relatione di Roma 1624. ten ſie dazu keinen Auftrag. Auch ſeinerſeits zeigte er ſich deshalb fuͤr ihre Geſuche unzugaͤnglich. Sie mußten zufrieden ſeyn nur ſei- nen Unwillen zu beguͤtigen — non si impetrava altro che mitiga- mento dell’ acerbità mostrata del suo animo. Allzu ſchwer kann ihnen dieß nicht geworden ſeyn. Schon trat die antiſpaniſche Geſinnung Urbans doch auch hervor. Er erklaͤrt, che non poteva parlar alto, perche troppo era circondato da’ Spagnoli e che a Madrid lo chiamavano heretico, ma che ar- mato si havrebbe fatto rispettare.“ Seine ſpaͤtere Geſinnung und Haltung liegt ſchon in dieſen Worten. Vorzuͤglich mit Intereſſen ſolcher Art beſchaͤftigt ſich unſere Re- lation: außerdem aber ſucht ſie auch die Zuſtaͤnde zu ſchildern. Hoͤ- ren wir, wie ſie die Haͤupter der Verwaltung in den erſten Zeiten Urbans VIII. beſchreibt. Quelli che di presente sono in maggior autorità presso il pontefice nella essentia degli affari, si ristringono nel sigr car- dinale Magalotti e nel sigr Don Carlo Barberino, fratello della Beatne Sua. Mostrano però ambidue di non conoscere e non havere questa autorità: schifano i congressi, parono non esser informati dei negotii, non gustano di esser frequentemente visi- tati, e con questa maniera di procedere, differente assai dal co- stume dei parenti dei pontefici passati, conservano in maggior ri- putatione la Santità Sua, volendo dar ad intendere che tutto dipende dai soli cenni di lei. Era solita la Beatne Sua alle volte nelle occorrenze più gravi chiamare anche a se li cardinali Bandino, Melini, Scaglia, Santa Susanna et qualche altro, perche conoscendoli di natura molto severa, procurava con tale apparenza dar segno di stima verso il sacro collegio e verso le persoue loro, non già perche volentieri inclini o molto si fidi delle loro opinioni; e di questo concetto della Stà Sua, ben noto a detti cardinali et ad altri, tutti se ne dogliono, dicendo che dopo fatte le deliberationi delle cose ella le communica per non admettere il loro consiglio. E si sente anco che va ogni giorno più tralasciando queste comu- nicationi, anzi omettendo in tutto e per tutto le consultationi con cardinali, così per conservare in se medesimo il solo de- spotico dominio et autorità, come anco perche conoscendoli di- pendenti et interessati chi per l’uno chi per l’altro principe, giu- dica così convenire al suo servitio maggiormente. Nelle occorrentie della repca sono intervenuti nelle consulte mr Gessi e mr di Montefiascone, come stati nontii in questa città e bene informati delle cose. E talvolta si è introdotto anche An- zolo Badoer, che sotto altro nome e cognome pur si trattiene in Roma positivamente: è fatto sacerdote, et habita per sua maggior sicurezza una casa congiunta con il monasterio de’ frati della scalla, nella cui chiesa è solito celebrare la messa. Ma come habbiamo detto, il cardl Magalotti et il sigr Carlo Barbe- rino sono le stelle fisse di quel firmamento: et i negotii ridotti in queste due sole teste passano con molta secretezza, sicche

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Zitationshilfe: Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836, S. 399. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836/411>, abgerufen am 25.11.2024.