Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836.Bern. Navagero Relatione 1558. ventuali, li quali a caso s'abbattono a fare qualche inquisitione idonea, come e stato quel maestro Martino da Treviso, della cui diligenza e fede so che il sopradetto di buona memoria ve- scovo di Pola informo S. Sta, et essendo hora lui mutato da quello in altro officio, e successo nell' inquisitione non so chi, per quanto intendo, molto inetto: e pero bisogneria che S. Sta provvedesse parte con eccitar gli ordinarj, che per tutto quasi si dorme, e parte con deputare alcune persone d'autorita, mandare in questa terra qualche legato, se possibile fosse, non ambi- tioso ne cupido, e che attendesse a risarcire l'honore e cre- dito della sede apostolica e punire o almeno fugare li ribaldi heretici da mezzo de' poveri christiani: perche dovunque ande- ranno, porteranno seco il testimonio della propria nequitia e della bonta de' fedeli cattolici, che non li vogliono in lor com- pagnia. E perche la peste dell' heresia si suole introdurre e per le prediche e libri hereticali e per la lunga habitatione nella mala e dissoluta vita, della quale facilmente si viene all' here- sia, par che S. Sta potria fare in cio una santa, honesta et utile provvisione. So enthält nun das Werk Caracciolos noch gar manche andere 30. Relatione di M. Bernardo Navagero alla Sma Repca di Venetia tornando di Roma ambasciatore appresso del pontefice Paolo IV. 1558. Eine von den venezianischen Relationen, welche allgemeine Ver- Ohne Zweifel verdient sie diese Ehre in hohem Grade. Bern. Drei Geschäfte eines Gesandten unterscheidet Navagero: Verstehn, Er geht von der Wahl und der Macht eines Papstes aus. Er Bern. Navagero Relatione 1558. ventuali, li quali a caso s’abbattono a fare qualche inquisitione idonea, come è stato quel maestro Martino da Treviso, della cui diligenza e fede so che il sopradetto di buona memoria ve- scovo di Pola informò S. Stà, et essendo hora lui mutato da quello in altro officio, è successo nell’ inquisitione non so chi, per quanto intendo, molto inetto: e però bisogneria che S. Stà provvedesse parte con eccitar gli ordinarj, che per tutto quasi si dorme, e parte con deputare alcune persone d’autorità, mandare in questa terra qualche legato, se possibile fosse, non ambi- tioso nè cupido, e che attendesse a risarcire l’honore e cre- dito della sede apostolica e punire o almeno fugare li ribaldi heretici da mezzo de’ poveri christiani: perche dovunque ande- ranno, porteranno seco il testimonio della propria nequitia e della bontà de’ fedeli cattolici, che non li vogliono in lor com- pagnia. E perche la peste dell’ heresia si suole introdurre e per le prediche e libri hereticali e per la lunga habitatione nella mala e dissoluta vita, della quale facilmente si viene all’ here- sia, par che S. Stà potria fare in cio una santa, honesta et utile provvisione. So enthaͤlt nun das Werk Caracciolos noch gar manche andere 30. Relatione di M. Bernardo Navagero alla Sma Repca di Venetia tornando di Roma ambasciatore appresso del pontefice Paolo IV. 1558. Eine von den venezianiſchen Relationen, welche allgemeine Ver- Ohne Zweifel verdient ſie dieſe Ehre in hohem Grade. Bern. Drei Geſchaͤfte eines Geſandten unterſcheidet Navagero: Verſtehn, Er geht von der Wahl und der Macht eines Papſtes aus. Er <TEI> <text> <body> <div n="1"> <div n="2"> <div n="3"> <p> <pb facs="#f0310" n="298"/> <fw place="top" type="header"><hi rendition="#i"><hi rendition="#aq">Bern. Navagero Relatione</hi></hi> 1558.</fw><lb/> <hi rendition="#aq">ventuali, li quali a caso s’abbattono a fare qualche inquisitione<lb/> idonea, come è stato quel maestro Martino da Treviso, della<lb/> cui diligenza e fede so che il sopradetto di buona memoria ve-<lb/> scovo di Pola informò S. 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Bern. Navagero Relatione 1558.
ventuali, li quali a caso s’abbattono a fare qualche inquisitione
idonea, come è stato quel maestro Martino da Treviso, della
cui diligenza e fede so che il sopradetto di buona memoria ve-
scovo di Pola informò S. Stà, et essendo hora lui mutato da
quello in altro officio, è successo nell’ inquisitione non so chi,
per quanto intendo, molto inetto: e però bisogneria che S. Stà
provvedesse parte con eccitar gli ordinarj, che per tutto quasi si
dorme, e parte con deputare alcune persone d’autorità, mandare
in questa terra qualche legato, se possibile fosse, non ambi-
tioso nè cupido, e che attendesse a risarcire l’honore e cre-
dito della sede apostolica e punire o almeno fugare li ribaldi
heretici da mezzo de’ poveri christiani: perche dovunque ande-
ranno, porteranno seco il testimonio della propria nequitia e
della bontà de’ fedeli cattolici, che non li vogliono in lor com-
pagnia. E perche la peste dell’ heresia si suole introdurre e per
le prediche e libri hereticali e per la lunga habitatione nella
mala e dissoluta vita, della quale facilmente si viene all’ here-
sia, par che S. Stà potria fare in cio una santa, honesta et utile
provvisione.
So enthaͤlt nun das Werk Caracciolos noch gar manche andere
mehr oder minder wichtige Nachrichten: die uͤbrigens unbekannt ge-
blieben ſind und die ſich eine ausfuͤhrlichere Arbeit nicht duͤrfte entgehn
laſſen. Von einer andern ſeiner Schriften Collectanea historica de
Paulo IV unterſcheidet ſich die italieniſche Lebensbeſchreibung durch-
aus: ſie iſt ein ganz anderes und bei weitem brauchbareres Werk.
Jedoch findet ſich auch in den Collectaneen einiges was in der Vita
eben ſo wiederkehrt, z. B. die Schilderung der Veraͤnderungen,
welche Paul IV. vornahm, nachdem er ſeine Nepoten entfernt hatte.
30.
Relatione di M. Bernardo Navagero alla Sma Repca di Venetia
tornando di Roma ambasciatore appresso del pontefice
Paolo IV. 1558.
Eine von den venezianiſchen Relationen, welche allgemeine Ver-
breitung fanden. Schon Pallavicini hat ſich ihrer bedient, er iſt ſo-
gar deshalb angegriffen worden; auch Rainaldus (Annales eccles.
1557, nr. 10) gedenkt ihrer, um der Spaͤtern zu geſchweigen.
Ohne Zweifel verdient ſie dieſe Ehre in hohem Grade. Bern.
Navagero genoß in Venedig das Anſehen eines Gelehrten. Wie
wir aus Foscarini (della lett. Ven. p. 255) ſehen, war er im
Vorſchlag zum Hiſtoriographen der Republik; auf ſeinen fruͤhern Ge-
ſandtſchaften, bei Carl V, Heinrich VIII, Soliman, hatte er ſich zu-
gleich in Behandlung ſchwieriger Geſchaͤfte und Beobachtung ausge-
zeichneter Naturen geuͤbt. Unmittelbar nach dem Eintritte Pauls IV.
kam er nach Rom.
Drei Geſchaͤfte eines Geſandten unterſcheidet Navagero: Verſtehn,
wozu Einſicht, Unterhandeln, wozu Geſchicklichkeit, Referiren, wozu
Urtheil gehoͤre um das Nothwendige und Nuͤtzliche zu ſagen.
Er geht von der Wahl und der Macht eines Papſtes aus. Er
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