29. Antonio Caracciolo Vita di Papa Paolo IV. (2 Voll. fol.)
Ant. Caracciolo, Theatiner, Neapolitaner, ein Sammler sein Lebenlang, konnte nicht versäumen seinen Fleiß auch dem berühmte- sten neapolitanischen Papste, dem Gründer der Theatiner, Paul IV. zu widmen. Wir sind ihm dafür allen Dank schuldig. Eine große Menge Notizen die uns ohne ihn verloren seyn würden, hat er zusammengebracht. Sein Buch ist die Grundlage des ausführlichen Werkes von Carlo Bromato: Storia di Paolo IV Pontefice Mas- simo, Rom. 1748, das in zwei dicken und enggedruckten Quartbän- den eine überaus reiche Sammlung von Materialien darbietet.
Wie es indeß bei der Strenge der Censur, welche in der ka- tholischen Kirche gehandhabt ward, nicht anders seyn konnte, Bro- mato durfte keineswegs alles aufnehmen was seine Quelle ihm darbot.
Ich habe öfter einer ausführlichen Information J. P. Caraf- fas an Clemens VII. über den Zustand der Kirche gedacht, die im Jahre 1532 verfaßt ward. Bromato macht I, p. 205 einen lan- gen Auszug daraus. Vieles aber läßt er auch weg, welches nun freilich eben das Bezeichnendste ist; z. B. über die Verbreitung lu- therischer Meinungen in Venedig.
Si supplica S. Sta che per l'honore di dio e suo, non es- sendo questa citta la piu minima ne la piu vil cosa della chri- stianita et essendovi nella citta e nel dominio di molte e molte migliara d'anime commesse a S. Sta, sia contenta da persona fedele ascoltare qualche cosa del loro bisogno, il quale, ancor- che sia grande, pure se ne dira per hora qualche parte. E perche, come l'apostolo dice, sine fide impossibile est placere deo, comminciarete da questa, et avisarete S. Sta come si sente degli errori e dell' heresie nella vita e nei costumi di alcuni, come e in non fare la quaresima e non confessarsi etc., e nella dottrina di alcuni, che publicamente ne parlano e tengono e communicano ancora con gli altri de' libri prohibiti senza ri- spetto. Ma sopra tutto direte che questa peste, tanto dell' here- sia Luterana quanto d'ogni altro errore contra fidem et bonos mores, da due sorti di persone potissimamente si va dissemi- nando et aumentando, cioe dagli apostati e da alcuni frati mas- sime conventuali, e S. Sta deve sapere di quella maledetta ni- data di quelli frati minori conventuali, la quale per sua bonta fermando alcuni suoi servi ha incominciato a mettere in iscom- piglio: perche essendo loro stati discepoli d'un frate heretico gia morto, han voluto far onore al maestro. -- -- E per dire quello che in cio mi occorse, pare che in tanta necessita non si debba andare appresso la stampa usata: ma siccome nell' ingruente furore della guerra si fanno ogni di nuove provvisioni oppor- tune, cosi nella maggior guerra spirituale non si deve stare a dormire. E perche S. Sta sa che l'officio dell' inquisitione in questa provincia sta nelle mani de' sopradetti frati minori con-
Ant. Caracciolo vita di Paolo IV.
29. Antonio Caracciolo Vita di Papa Paolo IV. (2 Voll. fol.)
Ant. Caracciolo, Theatiner, Neapolitaner, ein Sammler ſein Lebenlang, konnte nicht verſaͤumen ſeinen Fleiß auch dem beruͤhmte- ſten neapolitaniſchen Papſte, dem Gruͤnder der Theatiner, Paul IV. zu widmen. Wir ſind ihm dafuͤr allen Dank ſchuldig. Eine große Menge Notizen die uns ohne ihn verloren ſeyn wuͤrden, hat er zuſammengebracht. Sein Buch iſt die Grundlage des ausfuͤhrlichen Werkes von Carlo Bromato: Storia di Paolo IV Pontefice Mas- simo, Rom. 1748, das in zwei dicken und enggedruckten Quartbaͤn- den eine uͤberaus reiche Sammlung von Materialien darbietet.
Wie es indeß bei der Strenge der Cenſur, welche in der ka- tholiſchen Kirche gehandhabt ward, nicht anders ſeyn konnte, Bro- mato durfte keineswegs alles aufnehmen was ſeine Quelle ihm darbot.
Ich habe oͤfter einer ausfuͤhrlichen Information J. P. Caraf- fas an Clemens VII. uͤber den Zuſtand der Kirche gedacht, die im Jahre 1532 verfaßt ward. Bromato macht I, p. 205 einen lan- gen Auszug daraus. Vieles aber laͤßt er auch weg, welches nun freilich eben das Bezeichnendſte iſt; z. B. uͤber die Verbreitung lu- theriſcher Meinungen in Venedig.
Si supplica S. Stà che per l’honore di dio e suo, non es- sendo questa città la più minima nè la più vil cosa della chri- stianità et essendovi nella città e nel dominio di molte e molte migliara d’anime commesse a S. Stà, sia contenta da persona fedele ascoltare qualche cosa del loro bisogno, il quale, ancor- che sia grande, pure se ne dirà per hora qualche parte. E perche, come l’apostolo dice, sine fide impossibile est placere deo, comminciarete da questa, et avisarete S. Stà come si sente degli errori e dell’ heresie nella vita e nei costumi di alcuni, come è in non fare la quaresima e non confessarsi etc., e nella dottrina di alcuni, che publicamente ne parlano e tengono e communicano ancora con gli altri de’ libri prohibiti senza ri- spetto. Ma sopra tutto direte che questa peste, tanto dell’ here- sia Luterana quanto d’ogni altro errore contra fidem et bonos mores, da due sorti di persone potissimamente si va dissemi- nando et aumentando, cioè dagli apostati e da alcuni frati mas- sime conventuali, e S. Stà deve sapere di quella maledetta ni- data di quelli frati minori conventuali, la quale per sua bontà fermando alcuni suoi servi ha incominciato a mettere in iscom- piglio: perche essendo loro stati discepoli d’un frate heretico già morto, han voluto far onore al maestro. — — E per dire quello che in cio mi occorse, pare che in tanta necessità non si debba andare appresso la stampa usata: ma siccome nell’ ingruente furore della guerra si fanno ogni dì nuove provvisioni oppor- tune, così nella maggior guerra spirituale non si deve stare a dormire. E perche S. Stà sa che l’officio dell’ inquisitione in questa provincia sta nelle mani de’ sopradetti frati minori con-
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Ant. Caracciolo vita di Paolo IV.
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Antonio Caracciolo Vita di Papa Paolo IV. (2 Voll. fol.)
Ant. Caracciolo, Theatiner, Neapolitaner, ein Sammler ſein
Lebenlang, konnte nicht verſaͤumen ſeinen Fleiß auch dem beruͤhmte-
ſten neapolitaniſchen Papſte, dem Gruͤnder der Theatiner, Paul IV.
zu widmen. Wir ſind ihm dafuͤr allen Dank ſchuldig. Eine große
Menge Notizen die uns ohne ihn verloren ſeyn wuͤrden, hat er
zuſammengebracht. Sein Buch iſt die Grundlage des ausfuͤhrlichen
Werkes von Carlo Bromato: Storia di Paolo IV Pontefice Mas-
simo, Rom. 1748, das in zwei dicken und enggedruckten Quartbaͤn-
den eine uͤberaus reiche Sammlung von Materialien darbietet.
Wie es indeß bei der Strenge der Cenſur, welche in der ka-
tholiſchen Kirche gehandhabt ward, nicht anders ſeyn konnte, Bro-
mato durfte keineswegs alles aufnehmen was ſeine Quelle ihm
darbot.
Ich habe oͤfter einer ausfuͤhrlichen Information J. P. Caraf-
fas an Clemens VII. uͤber den Zuſtand der Kirche gedacht, die im
Jahre 1532 verfaßt ward. Bromato macht I, p. 205 einen lan-
gen Auszug daraus. Vieles aber laͤßt er auch weg, welches nun
freilich eben das Bezeichnendſte iſt; z. B. uͤber die Verbreitung lu-
theriſcher Meinungen in Venedig.
Si supplica S. Stà che per l’honore di dio e suo, non es-
sendo questa città la più minima nè la più vil cosa della chri-
stianità et essendovi nella città e nel dominio di molte e molte
migliara d’anime commesse a S. Stà, sia contenta da persona
fedele ascoltare qualche cosa del loro bisogno, il quale, ancor-
che sia grande, pure se ne dirà per hora qualche parte. E
perche, come l’apostolo dice, sine fide impossibile est placere
deo, comminciarete da questa, et avisarete S. Stà come si sente
degli errori e dell’ heresie nella vita e nei costumi di alcuni,
come è in non fare la quaresima e non confessarsi etc., e
nella dottrina di alcuni, che publicamente ne parlano e tengono
e communicano ancora con gli altri de’ libri prohibiti senza ri-
spetto. Ma sopra tutto direte che questa peste, tanto dell’ here-
sia Luterana quanto d’ogni altro errore contra fidem et bonos
mores, da due sorti di persone potissimamente si va dissemi-
nando et aumentando, cioè dagli apostati e da alcuni frati mas-
sime conventuali, e S. Stà deve sapere di quella maledetta ni-
data di quelli frati minori conventuali, la quale per sua bontà
fermando alcuni suoi servi ha incominciato a mettere in iscom-
piglio: perche essendo loro stati discepoli d’un frate heretico già
morto, han voluto far onore al maestro. — — E per dire quello
che in cio mi occorse, pare che in tanta necessità non si debba
andare appresso la stampa usata: ma siccome nell’ ingruente
furore della guerra si fanno ogni dì nuove provvisioni oppor-
tune, così nella maggior guerra spirituale non si deve stare a
dormire. E perche S. Stà sa che l’officio dell’ inquisitione in
questa provincia sta nelle mani de’ sopradetti frati minori con-
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Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836, S. 297. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836/309>, abgerufen am 21.11.2024.
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