Justi, Carl: Diego Velazquez und sein Jahrhundert. Bd. 2. Bonn, 1888.Anhang. [Aus der Depesche des venezianischen Gesandten Alvise Mocenigo an den 1629. 28. Juli. Im Archiv der Frari zu Venedig1).Rath der Zehn. Mi ha fatto sapere Don Giouanni di Vegliella, ch' e il Secrio: di Stato; et ha anco Questo pittore e giouane, e, quello che a me pare, non puo esser di sos- 2. 1629. 22. September. Im Mediceischen Archiv zu Florenz.Depesche des Florentiners Averardo de' Medici. Illmo e Reumo Sige frello Ossmo. Son piu giorni che ho dato lettere di raccomandazione a un pittore fauorito 1) Ich setze diese Depesche der Bequemlichkeit wegen nach eigner Abschrift
bei, obwohl sie schon von Zarco del Valle in den Documentos ineditos mitgetheilt worden ist. Tomo LV, 400 f. Zarco macht aus dem Namen des Gesandten Alvise Mocenigo einen Adressaten Vicemocenigo im Rath der Zehn! Anhang. [Aus der Depesche des venezianischen Gesandten Alvise Mocenigo an den 1629. 28. Juli. Im Archiv der Frari zu Venedig1).Rath der Zehn. Mi hà fatto sapere Don Giouanni di Vegliella, ch’ è il Secrio: di Stato; et ha anco Questo pittore è giouane, e, ꝑ quello che à me pare, non può esser di sos- 2. 1629. 22. September. Im Mediceischen Archiv zu Florenz.Depesche des Florentiners Averardo de’ Medici. Illmo e Reumo Sige frell͠o Ossmo. Son più giorni che hò dato lettere dí raccomańdazione à un pittore fauorito 1) Ich setze diese Depesche der Bequemlichkeit wegen nach eigner Abschrift
bei, obwohl sie schon von Zarco del Valle in den Documentos inéditos mitgetheilt worden ist. Tomo LV, 400 f. Zarco macht aus dem Namen des Gesandten Alvise Mocenigo einen Adressaten Vicemocenigo im Rath der Zehn! <TEI> <text> <body> <div n="1"> <div n="2"> <pb facs="#f0422" n="396"/> <fw place="top" type="header">Anhang.</fw><lb/> <div n="3"> <head>[<hi rendition="#b">Aus der Depesche des venezianischen Gesandten Alvise Mocenigo an den<lb/> Rath der Zehn.</hi></head><lb/> <opener> <dateline> <hi rendition="#c">1629. 28. Juli. Im Archiv der Frari zu Venedig<note place="foot" n="1)">Ich setze diese Depesche der Bequemlichkeit wegen nach eigner Abschrift<lb/> bei, obwohl sie schon von Zarco del Valle in den Documentos inéditos mitgetheilt<lb/> worden ist. Tomo LV, 400 f. Zarco macht aus dem Namen des Gesandten Alvise<lb/> Mocenigo einen Adressaten Vicemocenigo im Rath der Zehn!</note>.</hi> </dateline> </opener><lb/> <p>Mi hà fatto sapere Don Giouanni di Vegliella, ch’ è il Sec<hi rendition="#sup">rio</hi>: di Stato; et ha anco<lb/> titolo di consigliero, che il S<hi rendition="#sup">or</hi>: Conte di Olivares, per ordine del Re, le ha commandato<lb/> di procurare passaporti, et lr̃e di raccomandatione per <hi rendition="#i">Diego Velasquez</hi>, Pitore di<lb/> Camera di .S. M<hi rendition="#sup">tà</hi>., il quale se ne passa con lo Spinolla à Milano, poi da se in<lb/> altre città d’ Italia, et particolarm<hi rendition="#sup">te</hi>: in cotesta di Venetia per tratteneruisi, uedere et<lb/> aprendere le cose della sua professione; l’ istesso ufficio è stato fatto appresso li<lb/> Nuntii, e qualche altro Amb<hi rendition="#sup">r</hi>: ancora: Io per corrispondere al desiderio di .S. E.<lb/> in riguardo delle commissioni di .S. M<hi rendition="#sup">tà</hi>: e per complire all’ ufficio della creanza,<lb/> le ho fatto il passaporto, e le ho dato lr̃e per il S<hi rendition="#sup">or</hi>: Giorgio Contarini fù de ¿<lb/> Marco; per il S<hi rendition="#sup">or</hi>: Vicenzo Grimani fù de ¿ P<hi rendition="#sup">ro</hi>: et in Terra ferma per il S<hi rendition="#sup">or</hi>: Cap<hi rendition="#sup">o</hi>:<lb/> di Verona, et per il Comm<hi rendition="#sup">rio</hi>: mio fratello.</p><lb/> <p>Questo pittore è giouane, e, ꝑ quello che à me pare, non può esser di sos-<lb/> petto questo suo passaggio costi; solo mi persuado, che ꝑ acquistare maggior peritia<lb/> nella sua proffessione habbi procurato questa licenza dal Re di vedere le città<lb/> pr<hi rendition="#sup">li</hi>. d’ Italia, et le cose notabili dell’ arte sua: Con tutto ciò, ꝑche questo è ꝑ fer-<lb/> marsi, come mi ha detto, in V<hi rendition="#sup">tia</hi>: ho giudicato espediente darne questo raguaglio<lb/> all’ EE: VV:, le quali con la loro prudenza potranno fare osservare ciò. che le<lb/> parerà espediente intorno à questa persona, che douerà capitare con l’ indrizzo delle<lb/> p<hi rendition="#sup">de</hi>: lr̃e costi, et nello stato. <hi rendition="#et"><hi rendition="#i">Alvise Mocenigo.</hi>]</hi></p> </div><lb/> <div n="3"> <head> <hi rendition="#b">2.<lb/> Depesche des Florentiners Averardo de’ Medici.</hi> </head><lb/> <opener> <dateline> <hi rendition="#c">1629. 22. September. Im Mediceischen Archiv zu Florenz.</hi> </dateline><lb/> <salute>Ill<hi rendition="#sup">mo</hi> e Reu<hi rendition="#sup">mo</hi> Sig<hi rendition="#sup">e</hi> frell͠o Oss<hi rendition="#sup">mo</hi>.</salute> </opener><lb/> <p>Son più giorni che hò dato lettere dí raccomańdazione à un pittore fauorito<lb/> del Rè e del Conte di Oliuares, chiamato Diego Velasches il quale è passato in<lb/> Italia col marchese Spinola, et prima uuol ueder Lombardia e Venetia, e poi pas-<lb/> serà à Firenze, e a Roma: quando cõparirà non uorrei chesele facesse ne troppo<lb/> ne poco; bisognerebbe che qualche pittore lo hospitasse come da sè; S. S. A. A.<lb/> et i Prñpi lo fauorissino; et se bene al Sr Conte e superfluo il ricordar cosa al-<lb/> cuna, uorrei non dimeno, che tutte le persone de Principi lo chiamassero di un Voi<lb/> muy redondo, ꝑche egli come dico è fauorito dal Rè et dal Conte, et oltre all’ es-<lb/> sere uscier di camera, pratica molto adẽtro in corte, et nõ uorrei che egli si potessi<lb/> uantar con i cortigiani di quà. et cõ le mt̃a med<hi rendition="#sup">me</hi>. d’hauer hauuto del V. S. da’<lb/> nostri prñpi ò cortesia maggiore di quel che conuenga ad un Pittore; io consiglierei<lb/> che il GDuca si facesse fare un ritratto dà lui; et poi li donasse unn collana con la<lb/> sua medaglia; mostrandosili con grauità di Rè, e trattandolo bene nel genere della<lb/></p> </div> </div> </div> </body> </text> </TEI> [396/0422]
Anhang.
[Aus der Depesche des venezianischen Gesandten Alvise Mocenigo an den
Rath der Zehn.
1629. 28. Juli. Im Archiv der Frari zu Venedig 1).
Mi hà fatto sapere Don Giouanni di Vegliella, ch’ è il Secrio: di Stato; et ha anco
titolo di consigliero, che il Sor: Conte di Olivares, per ordine del Re, le ha commandato
di procurare passaporti, et lr̃e di raccomandatione per Diego Velasquez, Pitore di
Camera di .S. Mtà., il quale se ne passa con lo Spinolla à Milano, poi da se in
altre città d’ Italia, et particolarmte: in cotesta di Venetia per tratteneruisi, uedere et
aprendere le cose della sua professione; l’ istesso ufficio è stato fatto appresso li
Nuntii, e qualche altro Ambr: ancora: Io per corrispondere al desiderio di .S. E.
in riguardo delle commissioni di .S. Mtà: e per complire all’ ufficio della creanza,
le ho fatto il passaporto, e le ho dato lr̃e per il Sor: Giorgio Contarini fù de ¿
Marco; per il Sor: Vicenzo Grimani fù de ¿ Pro: et in Terra ferma per il Sor: Capo:
di Verona, et per il Commrio: mio fratello.
Questo pittore è giouane, e, ꝑ quello che à me pare, non può esser di sos-
petto questo suo passaggio costi; solo mi persuado, che ꝑ acquistare maggior peritia
nella sua proffessione habbi procurato questa licenza dal Re di vedere le città
prli. d’ Italia, et le cose notabili dell’ arte sua: Con tutto ciò, ꝑche questo è ꝑ fer-
marsi, come mi ha detto, in Vtia: ho giudicato espediente darne questo raguaglio
all’ EE: VV:, le quali con la loro prudenza potranno fare osservare ciò. che le
parerà espediente intorno à questa persona, che douerà capitare con l’ indrizzo delle
pde: lr̃e costi, et nello stato. Alvise Mocenigo.]
2.
Depesche des Florentiners Averardo de’ Medici.
1629. 22. September. Im Mediceischen Archiv zu Florenz.
Illmo e Reumo Sige frell͠o Ossmo.
Son più giorni che hò dato lettere dí raccomańdazione à un pittore fauorito
del Rè e del Conte di Oliuares, chiamato Diego Velasches il quale è passato in
Italia col marchese Spinola, et prima uuol ueder Lombardia e Venetia, e poi pas-
serà à Firenze, e a Roma: quando cõparirà non uorrei chesele facesse ne troppo
ne poco; bisognerebbe che qualche pittore lo hospitasse come da sè; S. S. A. A.
et i Prñpi lo fauorissino; et se bene al Sr Conte e superfluo il ricordar cosa al-
cuna, uorrei non dimeno, che tutte le persone de Principi lo chiamassero di un Voi
muy redondo, ꝑche egli come dico è fauorito dal Rè et dal Conte, et oltre all’ es-
sere uscier di camera, pratica molto adẽtro in corte, et nõ uorrei che egli si potessi
uantar con i cortigiani di quà. et cõ le mt̃a medme. d’hauer hauuto del V. S. da’
nostri prñpi ò cortesia maggiore di quel che conuenga ad un Pittore; io consiglierei
che il GDuca si facesse fare un ritratto dà lui; et poi li donasse unn collana con la
sua medaglia; mostrandosili con grauità di Rè, e trattandolo bene nel genere della
1) Ich setze diese Depesche der Bequemlichkeit wegen nach eigner Abschrift
bei, obwohl sie schon von Zarco del Valle in den Documentos inéditos mitgetheilt
worden ist. Tomo LV, 400 f. Zarco macht aus dem Namen des Gesandten Alvise
Mocenigo einen Adressaten Vicemocenigo im Rath der Zehn!
Suche im WerkInformationen zum Werk
Download dieses Werks
XML (TEI P5) ·
HTML ·
Text Metadaten zum WerkTEI-Header · CMDI · Dublin Core Ansichten dieser Seite
Voyant Tools ?Language Resource Switchboard?FeedbackSie haben einen Fehler gefunden? Dann können Sie diesen über unsere Qualitätssicherungsplattform DTAQ melden. Kommentar zur DTA-AusgabeDieses Werk wurde gemäß den DTA-Transkriptionsrichtlinien im Double-Keying-Verfahren von Nicht-Muttersprachlern erfasst und in XML/TEI P5 nach DTA-Basisformat kodiert.
|
Insbesondere im Hinblick auf die §§ 86a StGB und 130 StGB wird festgestellt, dass die auf diesen Seiten abgebildeten Inhalte weder in irgendeiner Form propagandistischen Zwecken dienen, oder Werbung für verbotene Organisationen oder Vereinigungen darstellen, oder nationalsozialistische Verbrechen leugnen oder verharmlosen, noch zum Zwecke der Herabwürdigung der Menschenwürde gezeigt werden. Die auf diesen Seiten abgebildeten Inhalte (in Wort und Bild) dienen im Sinne des § 86 StGB Abs. 3 ausschließlich historischen, sozial- oder kulturwissenschaftlichen Forschungszwecken. Ihre Veröffentlichung erfolgt in der Absicht, Wissen zur Anregung der intellektuellen Selbstständigkeit und Verantwortungsbereitschaft des Staatsbürgers zu vermitteln und damit der Förderung seiner Mündigkeit zu dienen.
2007–2024 Deutsches Textarchiv, Berlin-Brandenburgische Akademie der Wissenschaften.
Kontakt: redaktion(at)deutschestextarchiv.de. |