Ob man wohl jemals dahin gelangen wird, in den Schriften des Vasari den einsichtsvollen Kunstkenner, den an- genehmen Schriftsteller, vom Compilator ohne Urtheil und Gewissenhaftigkeit, vom dichterischen Historiker zu unterschei- den? --
Archiv. dell' op. del Duomo di Firenze. Libro Alloghagioni etc. s. cit. fo. 57.
MCCCCXLVII. die 28. Februarii. Nobiles viri etc. locaverunt: Michelozzo Bartolomei intagliatori etc.
Gli operai aluoghano a Michelozzo di Bartolomeo intagliatore una gratichola di bronzo per l'altare, che al presente si fa nella capella di s. Stefano, la quale gratichola ricigne tutte quatro le faccie di detto altare. In questo modo.
Chella detta gratichola sia composta nelle due fac- cie maggiori di ventuno compassi cioe tre filari, sette per lo lungo di detto altare et tre per l'alteza come mostra uno disegnio fatto nel muro nella loggietta dell' opera di mano del detto Michelozo, et nelle due teste minori solo un filare de' detti conpassi per alteza, ri- cinti intorno i decti conpassi. E y detti conpassi deb- bano essere conposti et ornati di transfori.............. ornamenti, come nostra uno modello fatto per detto Michelozo per detti compassi, il quale debba stare apresso i detti operai. E promette detto Michelozo quello lavorare bene e diligentemente a uso di buon maestro etc. Et gli operai detti gli debbino dare tutta la materia et, per insino avra, se ne gli da libre cin-
Ob man wohl jemals dahin gelangen wird, in den Schriften des Vaſari den einſichtsvollen Kunſtkenner, den an- genehmen Schriftſteller, vom Compilator ohne Urtheil und Gewiſſenhaftigkeit, vom dichteriſchen Hiſtoriker zu unterſchei- den? —
Archiv. dell’ op. del Duomo di Firenze. Libro Alloghagioni etc. s. cit. fo. 57.
MCCCCXLVII. die 28. Februarii. Nobiles viri etc. locaverunt: Michelozzo Bartolomei intagliatori etc.
Gli operai aluoghano a Michelozzo di Bartolomeo intagliatore una gratichola di bronzo per l’altare, che al presente si fa nella capella di s. Stefano, la quale gratichola ricigne tutte quatro le faccie di detto altare. In questo modo.
Chella detta gratichola sia composta nelle due fac- cie maggiori di ventuno compassi cioé tre filari, sette per lo lungo di detto altare et tre per l’alteza come mostra uno disegnio fatto nel muro nella loggietta dell’ opera di mano del detto Michelozo, et nelle due teste minori solo un filare de’ detti conpassi per alteza, ri- cinti intorno i decti conpassi. E y detti conpassi deb- bano essere conposti et ornati di transfori.............. ornamenti, come nostra uno modello fatto per detto Michelozo per detti compassi, il quale debba stare apresso i detti operai. E promette detto Michelozo quello lavorare bene e diligentemente a uso di buon maestro etc. Et gli operai detti gli debbino dare tutta la materia et, per insino avra, se ne gli da libre cin-
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Ob man wohl jemals dahin gelangen wird, in den
Schriften des Vaſari den einſichtsvollen Kunſtkenner, den an-
genehmen Schriftſteller, vom Compilator ohne Urtheil und
Gewiſſenhaftigkeit, vom dichteriſchen Hiſtoriker zu unterſchei-
den? —
III. Michelozzo di Bartolomeo.
Archiv. dell’ op. del Duomo di Firenze. Libro
Alloghagioni etc. s. cit. fo. 57.
MCCCCXLVII. die 28. Februarii. Nobiles viri etc.
locaverunt: Michelozzo Bartolomei intagliatori etc.
Gli operai aluoghano a Michelozzo di Bartolomeo
intagliatore una gratichola di bronzo per l’altare, che
al presente si fa nella capella di s. Stefano, la quale
gratichola ricigne tutte quatro le faccie di detto altare.
In questo modo.
Chella detta gratichola sia composta nelle due fac-
cie maggiori di ventuno compassi cioé tre filari, sette
per lo lungo di detto altare et tre per l’alteza come
mostra uno disegnio fatto nel muro nella loggietta dell’
opera di mano del detto Michelozo, et nelle due teste
minori solo un filare de’ detti conpassi per alteza, ri-
cinti intorno i decti conpassi. E y detti conpassi deb-
bano essere conposti et ornati di transfori..............
ornamenti, come nostra uno modello fatto per detto
Michelozo per detti compassi, il quale debba stare
apresso i detti operai. E promette detto Michelozo
quello lavorare bene e diligentemente a uso di buon
maestro etc. Et gli operai detti gli debbino dare tutta
la materia et, per insino avra, se ne gli da libre cin-
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Rumohr, Karl Friedrich von: Italienische Forschungen. T. 2. Berlin u. a., 1827, S. 362. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/rumohr_forschungen02_1827/380>, abgerufen am 21.11.2024.
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