37. Instruttione data al sr Carlo Visconti mandato da papa Pio IV al re cattolico per le cose del concilio di Trento. Unter- zeichnet: Carolus Borromaeus ultimo Oct. 1563.
In der Sammlung der Briefe des Nuntius, die nur bis in den September 1563 gehn, nicht enthalten, und dadurch merkwürdig, daß sie die Motive das Concilium zu schließen erörtert. Pal- lavicini hat XXIV, 1, 1 diese Instruction großentheils aufge- nommen, obwohl in andrer Ordnung, als sie geschrieben war. Das Merkwürdigste möchte noch seyn, daß man die Absicht hatte, die Sache von England auf dem Concilium vorzunehmen, und nur aus Rücksicht auf Philipp II. davon abstand. Non abbiamo voluto par- lare sin ora ne lasciar parlare in concilio della regina d'Inghil- terra (Maria Stuart), con tutto che lo meriti, ne meno di quest' altra (Elisabeth), e cio per rispetto di S. Mta Cattolica. -- Ma ancora a questa bisognerebbe un di pigliare qualche verso, e la Mta S. dovrebbe almeno fare opera che li vescovi et altri cattolici non fossero molestati. Man sieht, daß Philipp dem II. eine gewisse Verpflichtung auferlegt wird sich der Katholiken in Eng- land anzunehmen.
38. Relatione in scriptis fatta dal Commendone ai sri legati del concilio sopra le cose ritratte dell' imperatore 19 Febr. 1563.
La somma e che a me pare di aver veduto non pur in S. Mta ma nelli principali ministri, come Trausen e Seldio, un ardentis- simo desiderio della riforma e del progresso del concilio con una gran speranza quod rimettendo aliquid de jure positivo et re- formando mores et disciplinam ecclesiam non solo si possono conservare li cattolici ma guadagnare e ridurre degli heretici, con una opinione o impressione pur troppo forte che qui siano molti che non vogliano riforma. Besonders die Wirksamkeit der Jesuiten hatte Eindruck gemacht. Seldio disse, che li Gesuiti hanno hormai mostrato in Germania quello che si puo sperare con effetto, perche solamente con la buona vita e con le pre- diche e con le scuole loro hanno ritenuto e vi sostengono tut- tavia la religione cattolica.
39. Relatione sommaria del cardinal Morone sopra la legatione sua 1564 Januario. (Bibl. Altieri VII, F. 3.)
Würde eigentlich wörtlich mitgetheilt werden müssen. Unglück- licher Weise fand ich mich nicht in dem Fall eine Copie zu nehmen. Und so muß der Auszug genügen, den ich in dem dritten Buch ein- geschaltet.
Instr. a Visconti 1563. — Commendone Rel. 1563.
37. Instruttione data al sr Carlo Visconti mandato da papa Pio IV al re cattolico per le cose del concilio di Trento. Unter- zeichnet: Carolus Borromaeus ultimo Oct. 1563.
In der Sammlung der Briefe des Nuntius, die nur bis in den September 1563 gehn, nicht enthalten, und dadurch merkwuͤrdig, daß ſie die Motive das Concilium zu ſchließen eroͤrtert. Pal- lavicini hat XXIV, 1, 1 dieſe Inſtruction großentheils aufge- nommen, obwohl in andrer Ordnung, als ſie geſchrieben war. Das Merkwuͤrdigſte moͤchte noch ſeyn, daß man die Abſicht hatte, die Sache von England auf dem Concilium vorzunehmen, und nur aus Ruͤckſicht auf Philipp II. davon abſtand. Non abbiamo voluto par- lare sin ora nè lasciar parlare in concilio della regina d’Inghil- terra (Maria Stuart), con tutto che lo meriti, nè meno di quest’ altra (Eliſabeth), e cio per rispetto di S. Mtà Cattolica. — Ma ancora a questa bisognerebbe un dì pigliare qualche verso, e la Mtà S. dovrebbe almeno fare opera che li vescovi et altri cattolici non fossero molestati. Man ſieht, daß Philipp dem II. eine gewiſſe Verpflichtung auferlegt wird ſich der Katholiken in Eng- land anzunehmen.
38. Relatione in scriptis fatta dal Commendone ai sri legati del concilio sopra le cose ritratte dell’ imperatore 19 Febr. 1563.
La somma è che a me pare di aver veduto non pur in S. Mtà ma nelli principali ministri, come Trausen e Seldio, un ardentis- simo desiderio della riforma e del progresso del concilio con una gran speranza quod rimettendo aliquid de jure positivo et re- formando mores et disciplinam ecclesiam non solo si possono conservare li cattolici ma guadagnare e ridurre degli heretici, con una opinione o impressione pur troppo forte che qui siano molti che non vogliano riforma. Beſonders die Wirkſamkeit der Jeſuiten hatte Eindruck gemacht. Seldio disse, che li Gesuiti hanno hormai mostrato in Germania quello che si può sperare con effetto, perche solamente con la buona vita e con le pre- diche e con le scuole loro hanno ritenuto e vi sostengono tut- tavia la religione cattolica.
39. Relatione sommaria del cardinal Morone sopra la legatione sua 1564 Januario. (Bibl. Altieri VII, F. 3.)
Wuͤrde eigentlich woͤrtlich mitgetheilt werden muͤſſen. Ungluͤck- licher Weiſe fand ich mich nicht in dem Fall eine Copie zu nehmen. Und ſo muß der Auszug genuͤgen, den ich in dem dritten Buch ein- geſchaltet.
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37.
Instruttione data al sr Carlo Visconti mandato da papa Pio IV
al re cattolico per le cose del concilio di Trento. Unter-
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In der Sammlung der Briefe des Nuntius, die nur bis in den
September 1563 gehn, nicht enthalten, und dadurch merkwuͤrdig,
daß ſie die Motive das Concilium zu ſchließen eroͤrtert. Pal-
lavicini hat XXIV, 1, 1 dieſe Inſtruction großentheils aufge-
nommen, obwohl in andrer Ordnung, als ſie geſchrieben war. Das
Merkwuͤrdigſte moͤchte noch ſeyn, daß man die Abſicht hatte, die
Sache von England auf dem Concilium vorzunehmen, und nur aus
Ruͤckſicht auf Philipp II. davon abſtand. Non abbiamo voluto par-
lare sin ora nè lasciar parlare in concilio della regina d’Inghil-
terra (Maria Stuart), con tutto che lo meriti, nè meno di
quest’ altra (Eliſabeth), e cio per rispetto di S. Mtà Cattolica. —
Ma ancora a questa bisognerebbe un dì pigliare qualche verso,
e la Mtà S. dovrebbe almeno fare opera che li vescovi et altri
cattolici non fossero molestati. Man ſieht, daß Philipp dem II.
eine gewiſſe Verpflichtung auferlegt wird ſich der Katholiken in Eng-
land anzunehmen.
38.
Relatione in scriptis fatta dal Commendone ai sri legati del
concilio sopra le cose ritratte dell’ imperatore 19 Febr.
1563.
La somma è che a me pare di aver veduto non pur in S. Mtà
ma nelli principali ministri, come Trausen e Seldio, un ardentis-
simo desiderio della riforma e del progresso del concilio con una
gran speranza quod rimettendo aliquid de jure positivo et re-
formando mores et disciplinam ecclesiam non solo si possono
conservare li cattolici ma guadagnare e ridurre degli heretici,
con una opinione o impressione pur troppo forte che qui siano
molti che non vogliano riforma. Beſonders die Wirkſamkeit der
Jeſuiten hatte Eindruck gemacht. Seldio disse, che li Gesuiti
hanno hormai mostrato in Germania quello che si può sperare
con effetto, perche solamente con la buona vita e con le pre-
diche e con le scuole loro hanno ritenuto e vi sostengono tut-
tavia la religione cattolica.
39.
Relatione sommaria del cardinal Morone sopra la legatione sua
1564 Januario. (Bibl. Altieri VII, F. 3.)
Wuͤrde eigentlich woͤrtlich mitgetheilt werden muͤſſen. Ungluͤck-
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Und ſo muß der Auszug genuͤgen, den ich in dem dritten Buch ein-
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Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836, S. 306. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836/318>, abgerufen am 03.03.2025.
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