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Justi, Carl: Diego Velazquez und sein Jahrhundert. Bd. 2. Bonn, 1888.

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Anhang.
quello mi rappresentate per parte di mia sorella, e ricevo contento, che tenga me-
moria di queste cose, che passano per di qua; pero potrette scrivere in Francia,
ch' ho dato l' ordine, accio che subito siano principiati. Ancora il Sigr: D. Luigi
m' obbligo di far rifferire alla Maesta della Regina, che lui sommamte: si rallegrava
di quest' incontro, per maggiormente confermare la sua vera devotione, et ossequio.

12.

Nell' atto poi del partire m' aggiunse [il Re]: Credo, che la Regina di Francia
mia sorella vorra ripigliare la cortesia delli Ritratti, mandati per vostra mano in
Parigi, desiderando ancor io gl' altri della Casa Reale, et per quest' effetto vi
faro tener la memoria, et le misure per chiederli da mia parte. Io repplicai,
che di molto buona voglia mi vedevo honorato delli comandi di S. M., che col
primo dispaccio n' haverei fatta l' apertura con il Sig Ambre.

13.

L'Eccmo: Sigre: Ambasre: Sagredo mi scrive da Parigi, de la Regina Christma:
l' haveva ricercato per altri quattro Ritratti di casa d' Austria, io li ho dimandati
al Sig. D. Luigi, quale m' ha permesso di mandarli a copiare in Palazzo, et verte
habbiamo trovato d' accordo un bel trattenimto. per divertire l' Ambascre., et ac-
crescere la spesa, senza profitto all' Eccze: Vre:

14.

Ho presentato questa settimana alla Maesta del Re li dieci Ritratti, che dalla
diligenza dell' Eccmo: Sigre: Ambascre: Sagredo mi furono spediti di Francia. Il
Re ha mostrato di gradirli in estremo, dicendomi, che s' haveva consolato molto
in vedere la sorella, e nipoti, et che se bene passavano questi torbidi, et amarezze
di guerre, tutta volta bisognava sapere, ch' erano Fratelli. Io gli risposi, che assai
contento mi ritrovava per la soavita di cosi dolce espressione; et che le stesse pa-
role l' haverei scritte al mio Collega in Francia, si come faccio all' Eccmo. Giusti-
niani; mentre con la sua prudente desterita, andera instillando nel cuore di questi
gran Prencipi una ben necessaria corrispondenza.

15.

La Signora Infante va mendicando pretesti, e passeggiando per le stanze di
Palazzo per solo vedere il Ritratto del Re di Francia, che in attitudine bizzarra,
et in habito di Soldato vince senza combattere, e dubito che habbia di gia superato
il cuore di questa bellissima Principessa.

16.

Domenego Zane.

[Monsu di Liona] Le ha pero la generosita del Re inviato a Parigi il suo
Ritratto circondato tutto di diamanti molto grandi, ascendente, per quello divulgano,
sopra 12m Scudi.


Anhang.
quello mi rappresentate per parte di mia sorella, e ricevo contento, che tenga me-
moria di queste cose, che passano per di quà; però potrette scrivere in Francia,
ch’ hò dato l’ ordine, acciò che subito siano principiati. Ancora il Sigr: D. Luigi
m’ obbligò di far rifferire alla Maestà della Regina, che lui sommamte: si rallegrava
di quest’ incontro, per maggiormente confermare la sua vera devotione, et ossequio.

12.

Nell’ atto poi del partire m’ aggiunse [il Rè]: Credo, che la Regina di Francia
mia sorella vorrà ripigliare la cortesia delli Ritratti, mandati per vostra mano in
Parigi, desiderando ancor io gl’ altri della Casa Reale, et per quest’ effetto vi
farò tener la memoria, et le misure per chiederli da mia parte. Io repplicai,
che di molto buona voglia mi vedevo honorato delli comandi di S. M., che col
primo dispaccio n’ haverei fatta l’ apertura con il Sig Ambre.

13.

L’Eccmo: Sigre: Ambasre: Sagredo mi scrive da Parigi, de la Regina Christma:
l’ haveva ricercato per altri quattro Ritratti di casa d’ Austria, io li hò dimandati
al Sig. D. Luigi, quale m’ ha permesso di mandarli a copiare in Palazzo, et verte
habbiamo trovato d’ accordo un bel trattenimto. per divertire l’ Ambascre., et ac-
crescere la spesa, senza profitto all’ Eccze: Vre:

14.

Hò presentato questa settimana alla Maestà del Rè li dieci Ritratti, che dalla
diligenza dell’ Eccmo: Sigre: Ambascre: Sagredo mi furono spediti di Francia. Il
Rè hà mostrato di gradirli in estremo, dicendomi, che s’ haveva consolato molto
in vedere la sorella, e nipoti, et che se bene passavano questi torbidi, et amarezze
di guerre, tutta volta bisognava sapere, ch’ erano Fratelli. Io gli risposi, che assai
contento mi ritrovava per la soavità di così dolce espressione; et che le stesse pa-
role l’ haverei scritte al mio Collega in Francia, si come faccio all’ Eccmo. Giusti-
niani; mentre con la sua prudente desterità, anderà instillando nel cuore di questi
gran Prencipi una ben necessaria corrispondenza.

15.

La Signora Infante va mendicando pretesti, e passeggiando per le stanze di
Palazzo per solo vedere il Ritratto del Rè di Francia, che in attitudine bizzarra,
et in habito di Soldato vince senza combattere, e dubito che habbia di già superato
il cuore di questa bellissima Principessa.

16.

Domenego Zane.

[Monsù di Liona] Le hà però la generosità del Rè inviato à Parigi il suo
Ritratto circondato tutto di diamanti molto grandi, ascendente, per quello divulgano,
sopra 12m Scudi.


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[400/0426] Anhang. quello mi rappresentate per parte di mia sorella, e ricevo contento, che tenga me- moria di queste cose, che passano per di quà; però potrette scrivere in Francia, ch’ hò dato l’ ordine, acciò che subito siano principiati. Ancora il Sigr: D. Luigi m’ obbligò di far rifferire alla Maestà della Regina, che lui sommamte: si rallegrava di quest’ incontro, per maggiormente confermare la sua vera devotione, et ossequio. 12. 1654. 16. September. Nell’ atto poi del partire m’ aggiunse [il Rè]: Credo, che la Regina di Francia mia sorella vorrà ripigliare la cortesia delli Ritratti, mandati per vostra mano in Parigi, desiderando ancor io gl’ altri della Casa Reale, et per quest’ effetto vi farò tener la memoria, et le misure per chiederli da mia parte. Io repplicai, che di molto buona voglia mi vedevo honorato delli comandi di S. M., che col primo dispaccio n’ haverei fatta l’ apertura con il Sig Ambre. 13. 28. October. L’Eccmo: Sigre: Ambasre: Sagredo mi scrive da Parigi, de la Regina Christma: l’ haveva ricercato per altri quattro Ritratti di casa d’ Austria, io li hò dimandati al Sig. D. Luigi, quale m’ ha permesso di mandarli a copiare in Palazzo, et verte habbiamo trovato d’ accordo un bel trattenimto. per divertire l’ Ambascre., et ac- crescere la spesa, senza profitto all’ Eccze: Vre: 14. 1655. 9. October. Hò presentato questa settimana alla Maestà del Rè li dieci Ritratti, che dalla diligenza dell’ Eccmo: Sigre: Ambascre: Sagredo mi furono spediti di Francia. Il Rè hà mostrato di gradirli in estremo, dicendomi, che s’ haveva consolato molto in vedere la sorella, e nipoti, et che se bene passavano questi torbidi, et amarezze di guerre, tutta volta bisognava sapere, ch’ erano Fratelli. Io gli risposi, che assai contento mi ritrovava per la soavità di così dolce espressione; et che le stesse pa- role l’ haverei scritte al mio Collega in Francia, si come faccio all’ Eccmo. Giusti- niani; mentre con la sua prudente desterità, anderà instillando nel cuore di questi gran Prencipi una ben necessaria corrispondenza. 15. 16. October. La Signora Infante va mendicando pretesti, e passeggiando per le stanze di Palazzo per solo vedere il Ritratto del Rè di Francia, che in attitudine bizzarra, et in habito di Soldato vince senza combattere, e dubito che habbia di già superato il cuore di questa bellissima Principessa. 16. 1656. 4. October. Domenego Zane. [Monsù di Liona] Le hà però la generosità del Rè inviato à Parigi il suo Ritratto circondato tutto di diamanti molto grandi, ascendente, per quello divulgano, sopra 12m Scudi.

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Zitationshilfe: Justi, Carl: Diego Velazquez und sein Jahrhundert. Bd. 2. Bonn, 1888, S. 400. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/justi_velazquez02_1888/426>, abgerufen am 21.11.2024.