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Rumohr, Karl Friedrich von: Italienische Forschungen. T. 2. Berlin u. a., 1827.

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Mastro Lorenzo volse depingere me, et cavarme dal
naturale, et cosi fece, ove vedrete uno antico homo deta
danni 681/2 o circa, vestito de paonazzo, et col mantello
addosso, et una barretta tonda in testa, et calze negre,
et quello e fatto alla similitudine mia, fatta a di 26.
aprile 1469., et quelle persone, che vorranno leggere
le mie scripture, et cognoscermi, vada a vedere in quello
loco, laltre figure sono fatte a similitudine daltri, delle
quali al presente non fo memoria." --

1. Archiv. dell' opera del Duomo di Siena. Libro
E. 4. memorie. fo. 23. a. t.

MCCCCLI. a di 16. di Luglio. Memoria come que-
sto di detto maestro Urbano di Pietro da Cortona in-
talgliatore si conducie da gli oparari di sco Paolo af-
fare due figure di marmo da porsi a le colonne overo
a tabernacoli de le colonne desso sco Pavolo et quelli
sci che per essi oparari gli sara detto. le quali figure
promette davere fatte et poste per fino a quattordici
mesi prossimi avenire a tutte sue spese et deba la fare
belle intere et schiette et di bellavoro a segno
di buon maestro
et debba avere dalluopara nostra
per mercie et salario de la sua fadiga fiorini ciento
quaranta in tutto di lire quattro fiorino et cosi sono le
dette parti insieme daccordo etc. -- Le quali figure
debba lavorare di marmo del nostro contado et debba
le fare grandi quanto si richiede a la grandeza de
detti tabernacoli.


Mastro Lorenzo volse depingere me, et cavarme dal
naturale, et così fece, ove vedrete uno antico homo detà
danni 68½ o circa, vestito de paonazzo, et col mantello
addosso, et una barretta tonda in testa, et calze negre,
et quello e fatto alla similitudine mia, fatta a di 26.
aprile 1469., et quelle persone, che vorranno leggere
le mie scripture, et cognoscermi, vada a vedere in quello
loco, laltre figure sono fatte a similitudine daltri, delle
quali al presente non fo memoria.“ —

1. Archiv. dell’ opera del Duomo di Siena. Libro
E. 4. memorie. fo. 23. a. t.

MCCCCLI. a di 16. di Luglio. Memoria come que-
sto di detto maestro Urbano di Pietro da Cortona in-
talgliatore si conducie da gli oparari di s̅c̅o̅ Paolo af-
fare due figure di marmo da porsi a le colonne overo
a tabernacoli de le colonne desso s̅c̅o̅ Pavolo et quelli
s̅c̅i̅ che per essi oparari gli sara detto. le quali figure
promette davere fatte et poste per fino a quattordici
mesi prossimi avenire a tutte sue spese et deba la fare
belle intere et schiette et di bellavoro a segno
di buon maestro
et debba avere dalluopara nostra
per mercie et salario de la sua fadiga fiorini ciento
quaranta in tutto di lire quattro fiorino et cosi sono le
dette parti insieme daccordo etc. — Le quali figure
debba lavorare di marmo del nostro contado et debba
le fare grandi quanto si richiede a la grandeza de
detti tabernacoli.


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[203/0221] Mastro Lorenzo volse depingere me, et cavarme dal naturale, et così fece, ove vedrete uno antico homo detà danni 68½ o circa, vestito de paonazzo, et col mantello addosso, et una barretta tonda in testa, et calze negre, et quello e fatto alla similitudine mia, fatta a di 26. aprile 1469., et quelle persone, che vorranno leggere le mie scripture, et cognoscermi, vada a vedere in quello loco, laltre figure sono fatte a similitudine daltri, delle quali al presente non fo memoria.“ — II. Urbano di Pietro da Cortona. 1. Archiv. dell’ opera del Duomo di Siena. Libro E. 4. memorie. fo. 23. a. t. MCCCCLI. a di 16. di Luglio. Memoria come que- sto di detto maestro Urbano di Pietro da Cortona in- talgliatore si conducie da gli oparari di s̅c̅o̅ Paolo af- fare due figure di marmo da porsi a le colonne overo a tabernacoli de le colonne desso s̅c̅o̅ Pavolo et quelli s̅c̅i̅ che per essi oparari gli sara detto. le quali figure promette davere fatte et poste per fino a quattordici mesi prossimi avenire a tutte sue spese et deba la fare belle intere et schiette et di bellavoro a segno di buon maestro et debba avere dalluopara nostra per mercie et salario de la sua fadiga fiorini ciento quaranta in tutto di lire quattro fiorino et cosi sono le dette parti insieme daccordo etc. — Le quali figure debba lavorare di marmo del nostro contado et debba le fare grandi quanto si richiede a la grandeza de detti tabernacoli.

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Zitationshilfe: Rumohr, Karl Friedrich von: Italienische Forschungen. T. 2. Berlin u. a., 1827, S. 203. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/rumohr_forschungen02_1827/221>, abgerufen am 09.11.2024.