mischen Stuhle säße, könnte ein solcher den Venezianern nicht gewo- gener seyn als er, der gegenwärtige Papst; dessenungeachtet erlange man von ihm niemals die mindeste Gunst.
Ueberhaupt hat er eine schlechte Meinung von dem gesammten römischen Wesen. Das Princip der ganzen Verwaltung sey der Ne- potismus.
L'inclinatione dei papi di far grandi i nepoti da in questi tempi il primo moto all' attioni, dichiarationi e dipendenze con altri principi. Prima si pensa ad imprese contra infideli, ad ac- quisto di stati, ma come gli anni son brevi, le difficolta molte, cosi si ferma il concetto senz' effettuatione alcuna: doppo altra strada si prende piu facile, accumulando grandi richezze, com- prando stati.
Er schildert die Umgebung Urbans folgendergestalt.
Per ordinario si consiglia il pontefice con il cardle Maga- lotti, cognato del fratello, e che tiene anco il carico di segre- tario di stato, per le cui mani passano tutte l'espeditioni. E' cardinale d'ingegno grande, vivace: lo stima assai il papa: l'ha voluto sempre appresso di se, et in particolare nella legatione di Bologna, dove le diede la viceregenza di quel governo. E se vi e alcuno che arrivi ad havere predominio nell' animo della Sta Sua, quest' e l'uno, ne si sa se per proprio affetto et in- clinatione di lei o se per la grande accortezza del cardinale, che bene conoscendo il genio di chi cosi lungamente si e servito di lui sa valersi delli mezzi proprj per condursi a questo segno: e puo dirsi che negli affari di momento di esso solo si vale. Egli pero s'affatica d'aggiustarsi alle inclinationi del pontefice, le contradice meno che puo, e nelli suoi sensi procura d'incam- minare le proprie attioni per conservare il posto, la confidenza e la riputatione che le apporta l'esser adoperato nelli maneggi piu gravi. Procura con allontanarsi da tutte le apparenze, fug- gendo l'audienze ordinarie de' ministri di principi, de' cardinali e quasi d'ogni altro (ma solo tratta i negotii ch'espressamente gli sono incaricati) di non acquistar l'odio che per l'ordinario suole cader sopra quelli che si veggono piu vicini e partecipano dell' autorita o gratia del principe: e lo fa maggiormente per non ingelosire il cardle Barberino, che da principio non mostro di ricevere intiero gusto di vederlo avanzarsi tanto, e piu valersi il pontefice di lui che della sua persona: e percio bene spesso per questa causa s'udirono da Barberino parole che dinotavano il suo sentimento. Hora nondimeno lascia correr le cose come vanno, e mostra confidar nel zio, o per sollevarsi del peso de- gli affari, o perche non sa o conosce di non poter fermare il corso alla fortuna di questo. Il tutto pure si partecipa col me- desimo cardinal Barberino, con S. Onofrio e Don Carlo.
Il primo, come nipote, e veramente amato. Vorrebbe la Sta Sua che con piu applicatione attendesse alli negotii: ma egli v'apparisce alieno assai, ne il suo naturale punto si vede incli- nato, et pare che quasi a forza assista solo dove per il carico che tiene non puo far altrimenti, scaricando il peso degli af-
Relatione di Roma 1627.
miſchen Stuhle ſaͤße, koͤnnte ein ſolcher den Venezianern nicht gewo- gener ſeyn als er, der gegenwaͤrtige Papſt; deſſenungeachtet erlange man von ihm niemals die mindeſte Gunſt.
Ueberhaupt hat er eine ſchlechte Meinung von dem geſammten roͤmiſchen Weſen. Das Princip der ganzen Verwaltung ſey der Ne- potismus.
L’inclinatione dei papi di far grandi i nepoti da in questi tempi il primo moto all’ attioni, dichiarationi e dipendenze con altri principi. Prima si pensa ad imprese contra infideli, ad ac- quisto di stati, ma come gli anni son brevi, le difficoltà molte, così si ferma il concetto senz’ effettuatione alcuna: doppo altra strada si prende più facile, accumulando grandi richezze, com- prando stati.
Er ſchildert die Umgebung Urbans folgendergeſtalt.
Per ordinario si consiglia il pontefice con il cardle Maga- lotti, cognato del fratello, e che tiene anco il carico di segre- tario di stato, per le cui mani passano tutte l’espeditioni. E’ cardinale d’ingegno grande, vivace: lo stima assai il papa: l’ha voluto sempre appresso di se, et in particolare nella legatione di Bologna, dove le diede la viceregenza di quel governo. E se vi è alcuno che arrivi ad havere predominio nell’ animo della Stà Sua, quest’ è l’uno, nè si sa se per proprio affetto et in- clinatione di lei o se per la grande accortezza del cardinale, che bene conoscendo il genio di chi così lungamente si è servito di lui sa valersi delli mezzi proprj per condursi a questo segno: e può dirsi che negli affari di momento di esso solo si vale. Egli però s’affatica d’aggiustarsi alle inclinationi del pontefice, le contradice meno che può, e nelli suoi sensi procura d’incam- minare le proprie attioni per conservare il posto, la confidenza e la riputatione che le apporta l’esser adoperato nelli maneggi più gravi. Procura con allontanarsi da tutte le apparenze, fug- gendo l’audienze ordinarie de’ ministri di principi, de’ cardinali e quasi d’ogni altro (ma solo tratta i negotii ch’espressamente gli sono incaricati) di non acquistar l’odio che per l’ordinario suole cader sopra quelli che si veggono più vicini e partecipano dell’ autorità o gratia del principe: e lo fa maggiormente per non ingelosire il cardle Barberino, che da principio non mostrò di ricevere intiero gusto di vederlo avanzarsi tanto, e più valersi il pontefice di lui che della sua persona: e percio bene spesso per questa causa s’udirono da Barberino parole che dinotavano il suo sentimento. Hora nondimeno lascia correr le cose come vanno, e mostra confidar nel zio, o per sollevarsi del peso de- gli affari, o perche non sa o conosce di non poter fermare il corso alla fortuna di questo. Il tutto pure si partecipa col me- desimo cardinal Barberino, con S. Onofrio e Don Carlo.
Il primo, come nipote, è veramente amato. Vorrebbe la Stà Sua che con più applicatione attendesse alli negotii: ma egli v’apparisce alieno assai, nè il suo naturale punto si vede incli- nato, et pare che quasi a forza assista solo dove per il carico che tiene non può far altrimenti, scaricando il peso degli af-
<TEI><text><body><divn="1"><divn="2"><divn="3"><p><pbfacs="#f0425"n="413"/><fwplace="top"type="header"><hirendition="#i"><hirendition="#aq">Relatione di Roma</hi></hi> 1627.</fw><lb/>
miſchen Stuhle ſaͤße, koͤnnte ein ſolcher den Venezianern nicht gewo-<lb/>
gener ſeyn als er, der gegenwaͤrtige Papſt; deſſenungeachtet erlange<lb/>
man von ihm niemals die mindeſte Gunſt.</p><lb/><p>Ueberhaupt hat er eine ſchlechte Meinung von dem geſammten<lb/>
roͤmiſchen Weſen. Das Princip der ganzen Verwaltung ſey der Ne-<lb/>
potismus.</p><lb/><p><hirendition="#aq">L’inclinatione dei papi di far grandi i nepoti da in questi<lb/>
tempi il primo moto all’ attioni, dichiarationi e dipendenze con<lb/>
altri principi. Prima si pensa ad imprese contra infideli, ad ac-<lb/>
quisto di stati, ma come gli anni son brevi, le difficoltà molte,<lb/>
così si ferma il concetto senz’ effettuatione alcuna: doppo altra<lb/>
strada si prende più facile, accumulando grandi richezze, com-<lb/>
prando stati.</hi></p><lb/><p>Er ſchildert die Umgebung Urbans folgendergeſtalt.</p><lb/><p><hirendition="#aq">Per ordinario si consiglia il pontefice con il card<hirendition="#sup">le</hi> Maga-<lb/>
lotti, cognato del fratello, e che tiene anco il carico di segre-<lb/>
tario di stato, per le cui mani passano tutte l’espeditioni. E’<lb/>
cardinale d’ingegno grande, vivace: lo stima assai il papa: l’ha<lb/>
voluto sempre appresso di se, et in particolare nella legatione<lb/>
di Bologna, dove le diede la viceregenza di quel governo. E<lb/>
se vi è alcuno che arrivi ad havere predominio nell’ animo della<lb/>
S<hirendition="#sup">tà</hi> Sua, quest’ è l’uno, nè si sa se per proprio affetto et in-<lb/>
clinatione di lei o se per la grande accortezza del cardinale, che<lb/>
bene conoscendo il genio di chi così lungamente si è servito<lb/>
di lui sa valersi delli mezzi proprj per condursi a questo segno:<lb/>
e può dirsi che negli affari di momento di esso solo si vale.<lb/>
Egli però s’affatica d’aggiustarsi alle inclinationi del pontefice,<lb/>
le contradice meno che può, e nelli suoi sensi procura d’incam-<lb/>
minare le proprie attioni per conservare il posto, la confidenza<lb/>
e la riputatione che le apporta l’esser adoperato nelli maneggi<lb/>
più gravi. Procura con allontanarsi da tutte le apparenze, fug-<lb/>
gendo l’audienze ordinarie de’ ministri di principi, de’ cardinali<lb/>
e quasi d’ogni altro (ma solo tratta i negotii ch’espressamente<lb/>
gli sono incaricati) di non acquistar l’odio che per l’ordinario<lb/>
suole cader sopra quelli che si veggono più vicini e partecipano<lb/>
dell’ autorità o gratia del principe: e lo fa maggiormente per<lb/>
non ingelosire il card<hirendition="#sup">le</hi> Barberino, che da principio non mostrò<lb/>
di ricevere intiero gusto di vederlo avanzarsi tanto, e più valersi<lb/>
il pontefice di lui che della sua persona: e percio bene spesso<lb/>
per questa causa s’udirono da Barberino parole che dinotavano<lb/>
il suo sentimento. Hora nondimeno lascia correr le cose come<lb/>
vanno, e mostra confidar nel zio, o per sollevarsi del peso de-<lb/>
gli affari, o perche non sa o conosce di non poter fermare il<lb/>
corso alla fortuna di questo. Il tutto pure si partecipa col me-<lb/>
desimo cardinal Barberino, con S. Onofrio e Don Carlo.</hi></p><lb/><p><hirendition="#aq">Il primo, come nipote, è veramente amato. Vorrebbe la<lb/>
S<hirendition="#sup">tà</hi> Sua che con più applicatione attendesse alli negotii: ma egli<lb/>
v’apparisce alieno assai, nè il suo naturale punto si vede incli-<lb/>
nato, et pare che quasi a forza assista solo dove per il carico<lb/>
che tiene non può far altrimenti, scaricando il peso degli af-</hi><lb/></p></div></div></div></body></text></TEI>
[413/0425]
Relatione di Roma 1627.
miſchen Stuhle ſaͤße, koͤnnte ein ſolcher den Venezianern nicht gewo-
gener ſeyn als er, der gegenwaͤrtige Papſt; deſſenungeachtet erlange
man von ihm niemals die mindeſte Gunſt.
Ueberhaupt hat er eine ſchlechte Meinung von dem geſammten
roͤmiſchen Weſen. Das Princip der ganzen Verwaltung ſey der Ne-
potismus.
L’inclinatione dei papi di far grandi i nepoti da in questi
tempi il primo moto all’ attioni, dichiarationi e dipendenze con
altri principi. Prima si pensa ad imprese contra infideli, ad ac-
quisto di stati, ma come gli anni son brevi, le difficoltà molte,
così si ferma il concetto senz’ effettuatione alcuna: doppo altra
strada si prende più facile, accumulando grandi richezze, com-
prando stati.
Er ſchildert die Umgebung Urbans folgendergeſtalt.
Per ordinario si consiglia il pontefice con il cardle Maga-
lotti, cognato del fratello, e che tiene anco il carico di segre-
tario di stato, per le cui mani passano tutte l’espeditioni. E’
cardinale d’ingegno grande, vivace: lo stima assai il papa: l’ha
voluto sempre appresso di se, et in particolare nella legatione
di Bologna, dove le diede la viceregenza di quel governo. E
se vi è alcuno che arrivi ad havere predominio nell’ animo della
Stà Sua, quest’ è l’uno, nè si sa se per proprio affetto et in-
clinatione di lei o se per la grande accortezza del cardinale, che
bene conoscendo il genio di chi così lungamente si è servito
di lui sa valersi delli mezzi proprj per condursi a questo segno:
e può dirsi che negli affari di momento di esso solo si vale.
Egli però s’affatica d’aggiustarsi alle inclinationi del pontefice,
le contradice meno che può, e nelli suoi sensi procura d’incam-
minare le proprie attioni per conservare il posto, la confidenza
e la riputatione che le apporta l’esser adoperato nelli maneggi
più gravi. Procura con allontanarsi da tutte le apparenze, fug-
gendo l’audienze ordinarie de’ ministri di principi, de’ cardinali
e quasi d’ogni altro (ma solo tratta i negotii ch’espressamente
gli sono incaricati) di non acquistar l’odio che per l’ordinario
suole cader sopra quelli che si veggono più vicini e partecipano
dell’ autorità o gratia del principe: e lo fa maggiormente per
non ingelosire il cardle Barberino, che da principio non mostrò
di ricevere intiero gusto di vederlo avanzarsi tanto, e più valersi
il pontefice di lui che della sua persona: e percio bene spesso
per questa causa s’udirono da Barberino parole che dinotavano
il suo sentimento. Hora nondimeno lascia correr le cose come
vanno, e mostra confidar nel zio, o per sollevarsi del peso de-
gli affari, o perche non sa o conosce di non poter fermare il
corso alla fortuna di questo. Il tutto pure si partecipa col me-
desimo cardinal Barberino, con S. Onofrio e Don Carlo.
Il primo, come nipote, è veramente amato. Vorrebbe la
Stà Sua che con più applicatione attendesse alli negotii: ma egli
v’apparisce alieno assai, nè il suo naturale punto si vede incli-
nato, et pare che quasi a forza assista solo dove per il carico
che tiene non può far altrimenti, scaricando il peso degli af-
Informationen zur CAB-Ansicht
Diese Ansicht bietet Ihnen die Darstellung des Textes in normalisierter Orthographie.
Diese Textvariante wird vollautomatisch erstellt und kann aufgrund dessen auch Fehler enthalten.
Alle veränderten Wortformen sind grau hinterlegt. Als fremdsprachliches Material erkannte
Textteile sind ausgegraut dargestellt.
Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836, S. 413. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836/425>, abgerufen am 26.11.2024.
Alle Inhalte dieser Seite unterstehen, soweit nicht anders gekennzeichnet, einer
Creative-Commons-Lizenz.
Die Rechte an den angezeigten Bilddigitalisaten, soweit nicht anders gekennzeichnet, liegen bei den besitzenden Bibliotheken.
Weitere Informationen finden Sie in den DTA-Nutzungsbedingungen.
Insbesondere im Hinblick auf die §§ 86a StGB und 130 StGB wird festgestellt, dass die auf
diesen Seiten abgebildeten Inhalte weder in irgendeiner Form propagandistischen Zwecken
dienen, oder Werbung für verbotene Organisationen oder Vereinigungen darstellen, oder
nationalsozialistische Verbrechen leugnen oder verharmlosen, noch zum Zwecke der
Herabwürdigung der Menschenwürde gezeigt werden.
Die auf diesen Seiten abgebildeten Inhalte (in Wort und Bild) dienen im Sinne des
§ 86 StGB Abs. 3 ausschließlich historischen, sozial- oder kulturwissenschaftlichen
Forschungszwecken. Ihre Veröffentlichung erfolgt in der Absicht, Wissen zur Anregung
der intellektuellen Selbstständigkeit und Verantwortungsbereitschaft des Staatsbürgers zu
vermitteln und damit der Förderung seiner Mündigkeit zu dienen.
Zitierempfehlung: Deutsches Textarchiv. Grundlage für ein Referenzkorpus der neuhochdeutschen Sprache. Herausgegeben von der Berlin-Brandenburgischen Akademie der Wissenschaften, Berlin 2024. URL: https://www.deutschestextarchiv.de/.