Anmelden (DTAQ) DWDS     dlexDB     CLARIN-D

Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836.

Bild:
<< vorherige Seite

Memorie autografe

Montefeltro et ero bacco di convento di Rimini. L'anno 1547
predicai a S. Geminiano in Toscana et ero bacco di convento a
Siena. L'anno 1548 predicai a S. Miniato al Tedesco in Toscana,
et ero bacco di Siena. L'anno 1549 predicai in Ascoli della Marca,
partito da Siena per l'ingresso de Spagnoli introdutti da Don
Diego Mendozza. L'anno 1550 predicai a Fano et ero regente
a Siena. L'anno 1551 predicai nel domo di Camerino condotto
dal rmo vescovo et ero regente a Siena. L'anno 1552 predi-
cai a Roma in S. Apostoli, e tre illmi cardinali me intrattennero
in Roma, e lessi tutto l'anno tre di della settimana la pistola
a Romani di S. Paolo. L'anno 1553 predicai a Genova, e vi se
fece il capitolo generale, et andai regente a Napoli. L'anno
1554 predicai a Napoli in S. Lorenzo, e vi ero regente, e lessi
tutto l'anno in chiesa l'evangelio di S. Giovanni. L'anno 1555
predicai nel duomo di Perugia ad istanza dell' illmo cardinale
della Corgna. L'anno 1556 fu chiamato a Roma al concilio
generale, che gia principio la santita di papa Paulo IIII, pero non
predicai. L'anno 1557 fu eletto inquisitor di Venezia e del do-
minio, e bisognandome tre di della settimana seder al tribunale
non predicai ordinariamente, ma 3 (?) di della settimana a S.
Caterina in Venezia. L'anno 1558 predicai a S. Apostoli di
Venezia e 4 giorni della settimana a S. Caterina, ancorche exe-
quisse l'officio della sta inquisne. L'anno 1559 non predicai
salvo tre di della settimana a S. Caterina per le molte occupa-
tioni del s. officio. L'anno 1560 tornando col brieve di S.
Santita a Venezia inquisitore tardi predicai solo a S. Caterina
come di sopra.

(Commissioni.) L'anno 1548 ebbi da revmo mre Bartolom-
meo da Macerata, ministro della Marca, una commissione a
Fermo per liberar di prigione del Sr vicelegato fra Leonardo
della Ripa: lo liberai e lo condussi in Macerata. L'anno 1549
ebbi dal sudo R. Pre commissioni in tutta la custodia di Ascoli
da Febbraro fino a pasqua. L'anno istesso dall' istesso ebbi
una commissione nel convento di Fabriano e vi rimisi frate Evan-
gelista dell' istesso luogo. L'anno 1550 ebbi dall' istesso padre
commissione in Senegaglia: rimisi fra Nicolo in casa e veddi
i suoi conti. L'anno 1551 ebbi commissione dal rmo pre gene-
rale mre Gia Jacobo da Montefalco a visitar tutta la parte de
Montefeltro, Cagli et Urbino. L'anno 1552 ebbi dall' illmo car-
dinale protettor commissione sopra una lite esistente tra il guar-
diano fra Tommaso da Piacenza et un fra Francesco da Osimo,
che aveva fatto la cocchina in Santo Apostolo. L'istesso anno
ebbi commission dal revmo padre generale mre Giulio da Piacenza
nel convento di Fermo, e privai di guardianato mro Domenico
da Montesanto, e viddi i conti del procuratore fra Ludovico da
Pontano, e bandii della provincia fra Ciccone da Monte dell'
Olmo per aver dato delle ferite a fra Tommaso dell' istesso
luogo. L'anno 1555 ebbi dal sudetto rmo generale commissione
di andar in Calabria a far il ministro, perche avea inteso quello
esser morto, ma chiarito quello esser vivo non andai. L'anno

Memorie autografe

Montefeltro et ero bacco di convento di Rimini. L’anno 1547
predicai a S. Geminiano in Toscana et ero bacco di convento a
Siena. L’anno 1548 predicai a S. Miniato al Tedesco in Toscana,
et ero bacco di Siena. L’anno 1549 predicai in Ascoli della Marca,
partito da Siena per l’ingresso de Spagnoli introdutti da Don
Diego Mendozza. L’anno 1550 predicai a Fano et ero regente
a Siena. L’anno 1551 predicai nel domo di Camerino condotto
dal rmo vescovo et ero regente a Siena. L’anno 1552 predi-
cai a Roma in S. Apostoli, e tre illmi cardinali me intrattennero
in Roma, e lessi tutto l’anno tre dì della settimana la pistola
a Romani di S. Paolo. L’anno 1553 predicai a Genova, e vi se
fece il capitolo generale, et andai regente a Napoli. L’anno
1554 predicai a Napoli in S. Lorenzo, e vi ero regente, e lessi
tutto l’anno in chiesa l’evangelio di S. Giovanni. L’anno 1555
predicai nel duomo di Perugia ad istanza dell’ illmo cardinale
della Corgna. L’anno 1556 fu chiamato a Roma al concilio
generale, che già principiò la santità di papa Paulo IIII, però non
predicai. L’anno 1557 fu eletto inquisitor di Venezia e del do-
minio, e bisognandome tre dì della settimana seder al tribunale
non predicai ordinariamente, ma 3 (?) dì della settimana a S.
Caterina in Venezia. L’anno 1558 predicai a S. Apostoli di
Venezia e 4 giorni della settimana a S. Caterina, ancorche exe-
quisse l’officio della sta inquisne. L’anno 1559 non predicai
salvo tre dì della settimana a S. Caterina per le molte occupa-
tioni del s. officio. L’anno 1560 tornando col brieve di S.
Santità a Venezia inquisitore tardi predicai solo a S. Caterina
come di sopra.

(Commissioni.) L’anno 1548 ebbi da revmo mre Bartolom-
meo da Macerata, ministro della Marca, una commissione a
Fermo per liberar di prigione del Sr vicelegato fra Leonardo
della Ripa: lo liberai e lo condussi in Macerata. L’anno 1549
ebbi dal sudo R. Pre commissioni in tutta la custodia di Ascoli
da Febbraro fino a pasqua. L’anno istesso dall’ istesso ebbi
una commissione nel convento di Fabriano e vi rimisi frate Evan-
gelista dell’ istesso luogo. L’anno 1550 ebbi dall’ istesso padre
commissione in Senegaglia: rimisi fra Nicolò in casa e veddi
i suoi conti. L’anno 1551 ebbi commissione dal rmo pre gene-
rale mre Gia Jacobo da Montefalco a visitar tutta la parte de
Montefeltro, Cagli et Urbino. L’anno 1552 ebbi dall’ illmo car-
dinale protettor commissione sopra una lite esistente tra il guar-
diano fra Tommaso da Piacenza et un fra Francesco da Osimo,
che aveva fatto la cocchina in Santo Apostolo. L’istesso anno
ebbi commission dal revmo padre generale mre Giulio da Piacenza
nel convento di Fermo, e privai di guardianato mro Domenico
da Montesanto, e viddi i conti del procuratore fra Ludovico da
Pontano, e bandii della provincia fra Ciccone da Monte dell’
Olmo per aver dato delle ferite a fra Tommaso dell’ istesso
luogo. L’anno 1555 ebbi dal sudetto rmo generale commissione
di andar in Calabria a far il ministro, perche avea inteso quello
esser morto, ma chiarito quello esser vivo non andai. L’anno

<TEI>
  <text>
    <body>
      <div n="1">
        <div n="2">
          <div n="3">
            <div n="4">
              <p>
                <pb facs="#f0338" n="326"/>
                <fw place="top" type="header"> <hi rendition="#i"> <hi rendition="#aq">Memorie autografe</hi> </hi> </fw><lb/> <hi rendition="#aq">Montefeltro et ero bacc<hi rendition="#sup">o</hi> di convento di Rimini. L&#x2019;anno 1547<lb/>
predicai a S. Geminiano in Toscana et ero bacc<hi rendition="#sup">o</hi> di convento a<lb/>
Siena. L&#x2019;anno 1548 predicai a S. Miniato al Tedesco in Toscana,<lb/>
et ero bacc<hi rendition="#sup">o</hi> di Siena. L&#x2019;anno 1549 predicai in Ascoli della Marca,<lb/>
partito da Siena per l&#x2019;ingresso de Spagnoli introdutti da Don<lb/>
Diego Mendozza. L&#x2019;anno 1550 predicai a Fano et ero regente<lb/>
a Siena. L&#x2019;anno 1551 predicai nel domo di Camerino condotto<lb/>
dal r<hi rendition="#sup">mo</hi> vescovo et ero regente a Siena. L&#x2019;anno 1552 predi-<lb/>
cai a Roma in S. Apostoli, e tre ill<hi rendition="#sup">mi</hi> cardinali me intrattennero<lb/>
in Roma, e lessi tutto l&#x2019;anno tre dì della settimana la pistola<lb/>
a Romani di S. Paolo. L&#x2019;anno 1553 predicai a Genova, e vi se<lb/>
fece il capitolo generale, et andai regente a Napoli. L&#x2019;anno<lb/>
1554 predicai a Napoli in S. Lorenzo, e vi ero regente, e lessi<lb/>
tutto l&#x2019;anno in chiesa l&#x2019;evangelio di S. Giovanni. L&#x2019;anno 1555<lb/>
predicai nel duomo di Perugia ad istanza dell&#x2019; ill<hi rendition="#sup">mo</hi> cardinale<lb/>
della Corgna. L&#x2019;anno 1556 fu chiamato a Roma al concilio<lb/>
generale, che già principiò la santità di papa Paulo IIII, però non<lb/>
predicai. L&#x2019;anno 1557 fu eletto inquisitor di Venezia e del do-<lb/>
minio, e bisognandome tre dì della settimana seder al tribunale<lb/>
non predicai ordinariamente, ma 3 (?) dì della settimana a S.<lb/>
Caterina in Venezia. L&#x2019;anno 1558 predicai a S. Apostoli di<lb/>
Venezia e 4 giorni della settimana a S. Caterina, ancorche exe-<lb/>
quisse l&#x2019;officio della s<hi rendition="#sup">ta</hi> inquis<hi rendition="#sup">ne.</hi> L&#x2019;anno 1559 non predicai<lb/>
salvo tre dì della settimana a S. Caterina per le molte occupa-<lb/>
tioni del s. officio. L&#x2019;anno 1560 tornando col brieve di S.<lb/>
Santità a Venezia inquisitore tardi predicai solo a S. Caterina<lb/>
come di sopra.</hi> </p><lb/>
              <p> <hi rendition="#aq">(Commissioni.) L&#x2019;anno 1548 ebbi da rev<hi rendition="#sup">mo</hi> m<hi rendition="#sup">re</hi> Bartolom-<lb/>
meo da Macerata, ministro della Marca, una commissione a<lb/>
Fermo per liberar di prigione del S<hi rendition="#sup">r</hi> vicelegato fra Leonardo<lb/>
della Ripa: lo liberai e lo condussi in Macerata. L&#x2019;anno 1549<lb/>
ebbi dal sud<hi rendition="#sup">o</hi> R. P<hi rendition="#sup">re</hi> commissioni in tutta la custodia di Ascoli<lb/>
da Febbraro fino a pasqua. L&#x2019;anno istesso dall&#x2019; istesso ebbi<lb/>
una commissione nel convento di Fabriano e vi rimisi frate Evan-<lb/>
gelista dell&#x2019; istesso luogo. L&#x2019;anno 1550 ebbi dall&#x2019; istesso padre<lb/>
commissione in Senegaglia: rimisi fra Nicolò in casa e veddi<lb/>
i suoi conti. L&#x2019;anno 1551 ebbi commissione dal r<hi rendition="#sup">mo</hi> p<hi rendition="#sup">re</hi> gene-<lb/>
rale m<hi rendition="#sup">re</hi> Gia Jacobo da Montefalco a visitar tutta la parte de<lb/>
Montefeltro, Cagli et Urbino. L&#x2019;anno 1552 ebbi dall&#x2019; ill<hi rendition="#sup">mo</hi> car-<lb/>
dinale protettor commissione sopra una lite esistente tra il guar-<lb/>
diano fra Tommaso da Piacenza et un fra Francesco da Osimo,<lb/>
che aveva fatto la cocchina in Santo Apostolo. L&#x2019;istesso anno<lb/>
ebbi commission dal rev<hi rendition="#sup">mo</hi> padre generale m<hi rendition="#sup">re</hi> Giulio da Piacenza<lb/>
nel convento di Fermo, e privai di guardianato m<hi rendition="#sup">ro</hi> Domenico<lb/>
da Montesanto, e viddi i conti del procuratore fra Ludovico da<lb/>
Pontano, e bandii della provincia fra Ciccone da Monte dell&#x2019;<lb/>
Olmo per aver dato delle ferite a fra Tommaso dell&#x2019; istesso<lb/>
luogo. L&#x2019;anno 1555 ebbi dal sudetto r<hi rendition="#sup">mo</hi> generale commissione<lb/>
di andar in Calabria a far il ministro, perche avea inteso quello<lb/>
esser morto, ma chiarito quello esser vivo non andai. L&#x2019;anno</hi><lb/>
              </p>
            </div>
          </div>
        </div>
      </div>
    </body>
  </text>
</TEI>
[326/0338] Memorie autografe Montefeltro et ero bacco di convento di Rimini. L’anno 1547 predicai a S. Geminiano in Toscana et ero bacco di convento a Siena. L’anno 1548 predicai a S. Miniato al Tedesco in Toscana, et ero bacco di Siena. L’anno 1549 predicai in Ascoli della Marca, partito da Siena per l’ingresso de Spagnoli introdutti da Don Diego Mendozza. L’anno 1550 predicai a Fano et ero regente a Siena. L’anno 1551 predicai nel domo di Camerino condotto dal rmo vescovo et ero regente a Siena. L’anno 1552 predi- cai a Roma in S. Apostoli, e tre illmi cardinali me intrattennero in Roma, e lessi tutto l’anno tre dì della settimana la pistola a Romani di S. Paolo. L’anno 1553 predicai a Genova, e vi se fece il capitolo generale, et andai regente a Napoli. L’anno 1554 predicai a Napoli in S. Lorenzo, e vi ero regente, e lessi tutto l’anno in chiesa l’evangelio di S. Giovanni. L’anno 1555 predicai nel duomo di Perugia ad istanza dell’ illmo cardinale della Corgna. L’anno 1556 fu chiamato a Roma al concilio generale, che già principiò la santità di papa Paulo IIII, però non predicai. L’anno 1557 fu eletto inquisitor di Venezia e del do- minio, e bisognandome tre dì della settimana seder al tribunale non predicai ordinariamente, ma 3 (?) dì della settimana a S. Caterina in Venezia. L’anno 1558 predicai a S. Apostoli di Venezia e 4 giorni della settimana a S. Caterina, ancorche exe- quisse l’officio della sta inquisne. L’anno 1559 non predicai salvo tre dì della settimana a S. Caterina per le molte occupa- tioni del s. officio. L’anno 1560 tornando col brieve di S. Santità a Venezia inquisitore tardi predicai solo a S. Caterina come di sopra. (Commissioni.) L’anno 1548 ebbi da revmo mre Bartolom- meo da Macerata, ministro della Marca, una commissione a Fermo per liberar di prigione del Sr vicelegato fra Leonardo della Ripa: lo liberai e lo condussi in Macerata. L’anno 1549 ebbi dal sudo R. Pre commissioni in tutta la custodia di Ascoli da Febbraro fino a pasqua. L’anno istesso dall’ istesso ebbi una commissione nel convento di Fabriano e vi rimisi frate Evan- gelista dell’ istesso luogo. L’anno 1550 ebbi dall’ istesso padre commissione in Senegaglia: rimisi fra Nicolò in casa e veddi i suoi conti. L’anno 1551 ebbi commissione dal rmo pre gene- rale mre Gia Jacobo da Montefalco a visitar tutta la parte de Montefeltro, Cagli et Urbino. L’anno 1552 ebbi dall’ illmo car- dinale protettor commissione sopra una lite esistente tra il guar- diano fra Tommaso da Piacenza et un fra Francesco da Osimo, che aveva fatto la cocchina in Santo Apostolo. L’istesso anno ebbi commission dal revmo padre generale mre Giulio da Piacenza nel convento di Fermo, e privai di guardianato mro Domenico da Montesanto, e viddi i conti del procuratore fra Ludovico da Pontano, e bandii della provincia fra Ciccone da Monte dell’ Olmo per aver dato delle ferite a fra Tommaso dell’ istesso luogo. L’anno 1555 ebbi dal sudetto rmo generale commissione di andar in Calabria a far il ministro, perche avea inteso quello esser morto, ma chiarito quello esser vivo non andai. L’anno

Suche im Werk

Hilfe

Informationen zum Werk

Download dieses Werks

XML (TEI P5) · HTML · Text
TCF (text annotation layer)
XML (TEI P5 inkl. att.linguistic)

Metadaten zum Werk

TEI-Header · CMDI · Dublin Core

Ansichten dieser Seite

Voyant Tools ?

Language Resource Switchboard?

Feedback

Sie haben einen Fehler gefunden? Dann können Sie diesen über unsere Qualitätssicherungsplattform DTAQ melden.

Kommentar zur DTA-Ausgabe

Dieses Werk wurde gemäß den DTA-Transkriptionsrichtlinien im Double-Keying-Verfahren von Nicht-Muttersprachlern erfasst und in XML/TEI P5 nach DTA-Basisformat kodiert.




Ansicht auf Standard zurückstellen

URL zu diesem Werk: https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836
URL zu dieser Seite: https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836/338
Zitationshilfe: Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836, S. 326. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836/338>, abgerufen am 22.11.2024.